Gazzetta - Tra Matuidi e Rabiot sfida di filosofie

Per Gazzetta, sostanza contro eleganza.Dinamismo contro fluidità di palleggio. La sfida tutta francese tra Blaise Matuidi e Adrien Rabiot è una delle più intriganti per Sarri. E la scelta è tutt’altro che semplice, anche se c’è da dire che non è da escludere un utilizzo in contemporanea dei due transalpini, come già si è visto nel finale a Parma. Se guardasse solo le cifre, Rabiot avrebbe poche speranze. Le prime due giornate di campionato hanno infatti lasciato pochi dubbi su chi sia il titolare per il tecnico: Matuidi ha giocato 180 minuti, il neo acquisto solo 27 al Tardini, dove è entrato al posto di Khedira. Ma la situazione è molto fluida.

La Juve in questo inizio di stagione ha preferito puntare sull’usato sicuro e l’inserimento nei meccanismi di Sarri non è mai semplice. Rabiot ha un vantaggio da questo punto di vista: la mancata convocazione di Deschamps gli ha permesso di lavorare alla Continassa, Rabiot sconta anche un lungo periodo di inattività, dovuto alla guerra con il Psg dopo che lui non ha voluto rinnovare il contratto. Sarri ha preferito così puntare per ora su Matuidi, perfetto nel ruolo di guarda spalle di Ronaldo, come già sperimentato da Allegri. Blaise è un campione del mondo e un osso duro: la Juve lo aveva messo sul mercato ma lui ha continuato per la sua strada. Parlando come sempre con i fatti: togliergli il posto non sarà facile.