Gambelli: "Juve pratica e concentrata, con la Roma sono fiducioso. Spalletti sta lavorando sulla testa”

Gambelli: "Juve pratica e concentrata, con la Roma sono fiducioso. Spalletti sta lavorando sulla testa”TuttoJuve.com
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di Marta Salmoiraghi

Nel corso di Fuori di Juve su Radio Bianconera è intervenuto lo scrittore e piccolo azionista della Juventus Riccardo Gambelli, che ha commentato la vittoria di Bologna e il momento bianconero. Ecco le sue dichiarazioni:

“È stata probabilmente la miglior partita fin qui: non una Juve bellissima, ma pratica, solida e dinamica per tutti i 90 minuti. Restano degli errori, soprattutto sotto porta: andava chiusa prima, perché il Bologna non è stato quasi mai pericoloso. Serve più cinismo. Finalmente abbiamo visto una Juve concentrata e sul pezzo, anche grazie al gioco del Bologna che ci ha agevolato. Con la Roma sarà fondamentale: per la prima volta, contro una big, sono fiducioso. Non è una squadra da scudetto, ma lotterà fino alla fine. Le squadre di Gasperini sono intense e cattive, sarà dura, ma sono ottimista”.

Gambelli ha poi analizzato il lavoro di Luciano Spalletti: “Ha iniziato dalla testa dei giocatori, cercando continuità. Prima eravamo altalenanti non solo nei risultati, ma anche all’interno delle stesse partite. Mancavano fiducia e concentrazione. Spalletti sta lavorando su questo: la base tecnica c’è e non credo affatto che siano giocatori scarsi. Possono dare molto di più se si interviene sulla mentalità. Inoltre ha lavorato sul campo e si vedono i risultati: velocità, aggressività, sono i suoi marchi di fabbrica”.

Sui singoli: “David non mi ha convinto neanche a Bologna. È un mistero: in Francia segnava tanto, qui fa fatica e ha commesso errori tecnici incredibili. Speriamo che la cura Spalletti lo riporti ad alti livelli. Openda invece ha fatto bene perché ha trovato spazi, soffre le difese chiuse. Non gli perdono però quel gol sbagliato, più facile di un rigore: sono errori che puoi pagare cari. Almeno, però, ha provocato un’espulsione”.

In chiusura: “Per ora non guardiamo la classifica: pensiamo a consolidare la zona Champions, poi si vedrà. I miracoli esistono, ma le prossime partite sono decisive. Comolli? Ha bisogno di un direttore sportivo italiano, che conosca squadre e calciatori del nostro campionato: è una figura necessaria e indispensabile”.