Gallo: "Il Bernabeu ispira sempre grandi imprese alla Juve. Tudor sa che l'unica arma per restare sono i risultati"

Direttamente dalle pagine del "Corriere dello Sport", Massimiliano Gallo si sofferma sul match di Champions League che la Juventus giocherà stasera al Bernabeu contro il Real Madrid, oltre che sul futuro di Igor Tudor sulla panchina bianconera: "Il Santiago Bernabeu ispira sempre grandi imprese alla Juventus. Dalla doppietta di Del Piero, con i madridisti in piedi ad applaudirlo (e accade di rado), al gol di Morata che valse la prima finale Champions di Allegri. Va citato anche il golpe fallito al 90esimo, la serata del bidone della spazzatura al posto del cuore, con lo stadio che si ritrovò morto di paura dopo l’andata dominata a Torino per 4-1 con quel gol da Album Panini di Cristiano Ronaldo in rovesciata. Quando vai a giocare a Madrid, in quello stadio, ti immergi in un’altra dimensione spazio-temporale.
Sulla tolda di comando c’è lui, il croato che nessuno voleva ma che ha tolto le castagne del fuoco a tutti, soprattutto al club. Se la Juventus stasera giocherà in Champions, il merito è suo. Lo sanno bene alla Continassa. Alcuni preferiscono dimenticarlo. Tudor è un uomo solo, non ha padrini politici nel club. E sono sensazioni che si avvertono. Tudor sa che l’unica arma a sua disposizione sono i risultati. Con lui la parola progetto non vale. Quasi per caso è arrivato. Quasi per caso è rimasto. Ma ora è lì e si sta giocando l’occasione della vita".
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