Exor verso l’uscita da Lifenet Healthcare, CVC pronta a rilevare la quota

03.09.2025 15:30 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Exor verso l’uscita da Lifenet Healthcare, CVC pronta a rilevare la quota
TuttoJuve.com

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, le trattative tra Exor e CVC Capital Partners per la cessione delle quote del gruppo ospedaliero Lifenet Healthcare sarebbero ormai vicine a una svolta. La holding della famiglia Agnelli-Elkann, che controlla Ferrari e Juventus ed è azionista di maggioranza di Stellantis, sarebbe infatti intenzionata a cedere la propria partecipazione al fondo britannico, mentre l’imprenditore Nicola Bedin – fondatore di Lifenet ed ex amministratore delegato del Gruppo Ospedaliero San Donato – potrebbe reinvestire nell’operazione.

Il processo competitivo, seguito da J.P. Morgan, avrebbe visto CVC superare la concorrenza del colosso francese Antin Infrastructure Partners, ormai fuori dalla partita.

Prima della definizione del riassetto azionario, però, è previsto un passaggio chiave per lo sviluppo del gruppo: Lifenet sta acquisendo dal gruppo Eurosanità la quota di controllo del Policlinico Casilino di Roma, operazione che consentirà al network di diventare il quarto operatore sanitario privato a livello nazionale e il primo nel Lazio.

Fondato nel 2018 da Bedin, Lifenet Healthcare ha oggi un giro d’affari di circa 400 milioni di euro e una rete in costante crescita, costruita attraverso acquisizioni e sviluppo organico. Tra le strutture già parte del gruppo figurano il Centro Medico Visconti di Modrone e l’Eyecare Clinic a Milano e Brescia, il Piccole Figlie Hospital di Parma, il Regina Apostolorum di Albano Laziale, il Centro Medico Spallanzani di Reggio Emilia, il Chiros e il Centro Medico Diagnostico di Torino.

Per CVC, che da tempo punta a entrare nel settore sanitario italiano, si tratterebbe di un’operazione strategica. In passato il fondo ha dialogato con la famiglia Rotelli per un ingresso nel capitale del Gruppo San Donato, senza però arrivare a un accordo. La società britannica è comunque già molto attiva nel mercato italiano, con investimenti significativi nel settore farmaceutico: tra i principali, quelli in Recordati, Genetic e Doc Generici.