Damiani: "Allegri non merita la nomea di allenatore che gioca male. Milan alla pari per lo Scudetto"

07.07.2025 18:20 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Damiani: "Allegri non merita la nomea di allenatore che gioca male. Milan alla pari per lo Scudetto"
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© foto di Federico Serra

Il Milan 2025/26 è ripartito ufficialmente. E lo fa affidandosi a una certezza in panchina: Massimiliano Allegri. Grande curiosità attorno ai rossoneri che si preparano a una sorta di anno zero. Ne abbiamo ha parlato a Milannews.it il procuratore Oscar Damiani

Sorpreso anzitutto dal ritorno di Allegri al Milan?
"Sorpreso no perché nel calcio di oggi non mi sorprende nulla. Mi fa piacere però questa scelta, perché sono un estimatore nonché amico di Max. E mi auguro che questa scelta porti a grandi risultati".

Allegri si è preso un rischio, considerando l'ultima stagione
"Questo è vero. Il Milan ha avuto dei problemi e deve ripartire. Ma l'impressione è che c'è una bella simbiosi tra dirigenza e allenatore e questo è importante. Poi, i rischi ci sono sempre, ma sono sicuro che Allegri porterà serenità, forza e voglia di essere protagonisti. Non sarà sufficiente per dire che vincerà ma sicuramente è un bell'inizio". 

Un anno fa il Milan sceglieva Fonseca, Ibrahimovic giustificò la scelta parlando della volontà di praticare un calcio dominante. Dodici mesi dopo l'inversione a U col club che abbraccia il pragmatismo di Allegri
"Calcio dominante: cosa significa? Alla fine mi sembra più che altro uno di quei termini che piacciono alla stampa. Contesto anche le critiche al calcio di Allegri, si dice troppo spesso che le sue squadre giocano male: balle. Allegri è un bravo allenatore e fa giocare le squadre come meglio crede. Sì, sono squadre utilitaristiche, ma non significa che gioca male. Non si merita questa nomea. È un allenatore vincente e per me fa un bel calcio, perché alla fine la cosa più bella nel calcio è fare i risultati".

Cosa non ha funzionato l'anno scorso?
"Difficile a dirsi perché bisogna esserci dentro per valutare bene. Il Milan sicuramente era una buona squadra, forse non c'erano proprio grandissimi campioni e mancava qualcosa a livello di personalità. Vediamo adesso, qualche innesto è stato già fatto".

Il primo, ufficiale, è Ricci
"La grande scommessa. Bravo giocatore, ha fatto bene al Toro ma tra Toro e Milan c'è differenza. Mi sembra un giocatore intelligente, sono curioso di vederlo all'opera in questo nuovo contesto".

Non ancora ufficiale, ma di fatto acquisto certo è Modric
"Giocatore che non si discute. Ovviamente l'età è l'unica incognita, ma per classe e personalità è una certezza. L'importante è alla sua età non avere infortuni e stare sempre bene".

Fa rumore l'assenza di Theo tra i convocati
"Sono scelte che si fanno. Theo è un grande giocatore, magari un po' disordinato. È una scelta che sicuramente è stata concordata tra le parti".

Quanto è distante questo Milan dalle squadre che puntano allo scudetto?
"Secondo me oggi parte alla pari, è sempre così quando inizia un campionato, poi il campionato ci dirà. Certo, a oggi il Napoli è una certezza mentre il Milan dev'esserlo".