Criscitiello su Sportitalia.com: “Rino, i problemi sono altri, non quelli che dici tu”

08.09.2025 08:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Criscitiello su Sportitalia.com: “Rino, i problemi sono altri, non quelli che dici tu”
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© foto di Saverio Varone

Michele Criscitiello su Sportitalia.com: Rino Gattuso non è un allenatore è un vero uomo. Uno di parola, un finto duro, mai un gossip, Milanello e famiglia, grande imprenditore e una grande donna al suo fianco che è stata anche la sua fortuna da calciatore. Da allenatore la fortuna, oltre alla moglie, è stato il suo Vice Gigi Riccio, altra persona top e grandissimo tecnico tattico. Una coppia formidabile. Negli ultimi anni qualche battuta a vuoto ma il ruolo di CT, per lui, è perfetto. La mini competizione gli si addice. Non guarda in faccia a nessuno nelle convocazioni e riesce a dare quella grinta che altri non riuscivano a dare. Spalletti è un allenatore da 7 giorni su 7. Gattuso, per questi tornei, è perfetto. Va a vedere le partite, fa l’imprenditore a Gallarate (ed è bravissimo) e ogni tanto si rifugia nella sua seconda casa: Marbella. Detto questo, rimarcando che Rino è un grande allenatore e un mio grande amico, gli devo dire due cose che non mi trovano d’accordo. Nella conferenza stampa pre Estonia parla dei mali del calcio italiano e tira in mezzo oratori chiusi e kit a 500 euro. Punto 1, gli oratori non stanno chiudendo e all’oratorio non ti insegnano nulla. Vai lì, perdi tempo, paghi poco o nulla ma di calcio c’è solo il campetto senza competenza di allenatori e istruttori. Forse intendeva “abbiamo perso il divertimento di giocare in strada” e su questo ha ragione ma i ragazzi oggi preferiscono i telefonini al pallone. Problema comune, non dell’Italia.

Rino, i kit non costano 500 euro ma vanno dai 150 ai 300 dipende dalla marca. I problemi, Rino, sono altri e non li puoi dire perché la colpa è del tuo attuale Presidente. I centri sportivi non esistono perché non ci sono aiuti economici, perché i Presidenti continuano a perdere soldi per regole assurde imposte e mai cambiate dalla Figc. L’abolizione del vincolo, caro Rino, obbliga i Presidenti a guadagnare sulle rette e non sulla crescita dei giovani calciatori se poi a fine anno sono liberi a zero di andare altrove. I problemi sono che in C giocano i giovani e non i giovani forti perché la Lega Pro ti paga in base all’utilizzo dei giovani, anche se scarsi, e gli allenatori devono fare i calcoli su quanto fattura la presenza di un ragazzino da 90 minuti. Stesso discorso in serie D dove prima era obbligatorio giocare con 4 under (adesso sono 3) che puntualmente usciti fuori dalla quota si perdono e smettono di giocare a calcio. Portieri in primis. I problemi degli italiani che non arrivano in serie A sono legati alle regole folli. Se compro uno straniero dall’Estero non devo garantire con la fideiussione, se compro un italiano oltre i soldi serve la fideiussione a garanzia. La serie B non vende più calciatori alla serie A: quest’anno solo 5. La serie C deve diventare semi professionismo o dilettantismo. Non reggiamo 100 squadre professionistiche. Non abbiamo i soldi e dobbiamo tagliare. Non abbiamo fatto un solo passo avanti negli stadi e siamo rimasti ad Italia ’90. Questi sono i veri problemi Rino. Ce ne sarebbe un altro: i nostri figli non hanno ancora visto l’Italia al Mondiale. Ma adesso siamo in buone mani. Le tue! Portaci al Mondiale grande Rino. Solo tu puoi farcela in questa Federazione di chiacchieroni.