Condò: "De Ligt preso anche per le nuove regole. Icardi? Operazione buona a livello finanziario, non a livello tattico"

16.07.2019 20:00 di  Alessandro Vignati   vedi letture
Condò: "De Ligt preso anche per le nuove regole. Icardi? Operazione buona a livello finanziario, non a livello tattico"
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Intervenuto a Sky, il giornalista Paolo Condò ha parlato della Juventus. Sguardo al mercato: "Lasciando da parte Ronaldo, acquisto fuori categoria, De Ligt è l’acquisto più importante in questo lungo ciclo di vittorie. Più importante di Pogba, perchè il francese non aveva dimostrato quanto De Ligt. Tutta Europa voleva l’olandese, il Barcellona era davanti ma il caos Griezmann-Neymar ha cambiato i programmi. Brava la Juventus ad inserirsi, De Ligt è un giocatore di prospettiva eccezionale. Dal prossimo campionato i difensori potranno ricevere palla in area per impostare dal portiere, De Ligt ha una freddezza notevole in posizioni pericolose e sarà prezioso. Con Sarri cambia il gioco e questa variazione aiuta nel colpo De Ligt. L’olandese non può andare in panchina, è stato preso per 70 milioni. Demiral e Romero sono il futuro, vedo problemi per Rugani che già giocava poco e ora si riducono gli spazi, nonostante il maestro Sarri che lo voleva a Napoli.

Si alterneranno Bonucci e Chiellini. De Ligt sa giocare con un marcatore come Chiellini, che ogni tanto si lancia, che con un palleggiatore come Bonucci.  Ramsey si è presentato da professionista, come Mourinho parla italiano seppur con altre difficoltà ma ci sta. Quando ho scritto assieme a Francesco Totti il suo libro mi diceva che nello spogliatoio della Roma si parlava inglese, perchè ora è frequente che gli stranieri quando arrivano non si prendono la briga dello studiare l’italiano, perchè potrebbe andar via. Il prendersi la briga di imparare l’italiano vuol dire che Ramsey vuole rimanere a lungo e fare bene. Si dice che Icardi andrà alla Juve a fine mercato, ma non lo vedo bene con Ronaldo. Sono due terminali, l’esperienza insegna che Cristiano alla Juve è l’asso pigliatutto. Finanziariamente è un’operazione sensata, tatticamente no per me".