Champions, Condò: "Per la Juventus si può parlare di un grande tradimento"

15.08.2020 11:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Champions, Condò: "Per la Juventus si può parlare di un grande tradimento"
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Paolo Condò, noto giornalista di Sky, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Retesport, nella trasmissione di Valeria Biotti. Le sue parole:

CAMMINO ITALIANE IN EUROPA - "Solamente l'Inter è riuscita a sfruttare la sequenza che gli è capitata, tutte le altre sono state eliminate per motivi diversi e con modalità differenti. Per la Juventus si può parlare di un grande tradimento, perché anche dopo il match dell'andata era considerata la favorita; il Napoli si è arreso al giocatore più forte del mondo, mentre l'Atalanta stava compiendo un'impresa, perché il PSG è più forte; La Roma mi ha molto deluso. Per quanto io rispetti molto il Siviglia e penso sia più forte dei giallorossi, gli andalusi hanno dominato in lungo e in largo".

REAZIONI DZEKO E PELLEGRINI POST ELIMINAZIONE - "Le sconfitte toccano in maniera diversa i giocatori, non solo in funzione del proprio carattere, ma anche in funzione della carta d'identità. Dzeko ha 34 anni e sa perfettamente che il suo tempo non è più infinito. Quando un calciatore sente il proprio corpo meno performante, si chiede ancora quanto tempo avrà a dispozione. Giocatori come Pellegrini e Zaniolo sono ancora giovani e hanno più possibilità, è cambiata la proprietà e ci sono nuove pagine da scrivere. Dzeko è indubbiamente uno dei calciatori più forti in Italia. Penso che all'attaccante bosniaco venga in mente che il Manchester City, la sua ex squadra, giocherà il quarto di finale col Lione, ed ha buone possibilità di arrivare fino in fondo e vincere. Nel gioco del dare e avere, lui ha ricevuto moltissimo da Roma, non c'è paragone tra vivere nella capitale e vivere a Manchester. L'obiettivo del calciatore, tuttavia, è quello della vittoria, per questo credo che il pensiero gli venga".

ATALANTA-PSG - "Neymar e Mabppe hanno giocato benissimo, ed io ammiro questi giocatori, sembrava suonassero il violino. Quando vedi Choupo-Moting, la terza/quarta riserva, che segna il gol vittoria, ti fa riflettere sulla profondità della rosa. Il calciatore, come ha sottolineato Gianluca Di Marzio, era stato trattato dal Lecce in estate. Magari i salentini con lui si sarebbero salvati, e la Dea sarebbe andata in semifinale. La lunghezza della rosa è fondamentale: è vero a Gasperini mancava Ilicic, ma ai francesi mancavano Verratti, Di Maria, Cavani e per un'ora Mbappe".