Carrera: "Conte ancora libero? Faccio fatica anche io a capire. Ecco cosa ci disse Lippi nella finale Champions del '96..."

22.05.2024 23:40 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Carrera: "Conte ancora libero? Faccio fatica anche io a capire. Ecco cosa ci disse Lippi nella finale Champions del '96..."
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© foto di Federico De Luca

L'ex bianconero Massimo Carrera, è intervenuto ai microfoni di TvPlay. Le sue parole:

“TANTI MOVIMENTI TRA GLI ALLENATORI, MAI SUCCESSO” – “Penso che un movimento di allenatori come successo quest’anno non sia mai accaduto. E’ normale che le società tirano le loro somme, poi però vedremo

“FONSECA AL MILAN? ALLA ROMA NON ANDO’ BENISSIMO” – “Fonseca al Milan? Alla Roma non ricordo che abbia fatto benissimo. Per me il lavoro di Pioli non mi è dispiaciuto.

“CONTE ANCORA LIBERO, FACCIO FATICA A CAPIRLO. FORSE NON HA TROVATO PROGETTO GIUSTO” – “Antonio Conte ancora libero? Faccio fatica anche io a capire. Forse non ha trovato il progetto giusto, penso sia quello. Un allenatore dev’essere convinto dal progetto della società, da una programmazione che ti porta a vincere. Lui penalizzato dalla nomea che pretende molto di ingaggio? No, perché gli allenatori bravi viaggiano su quelle cifre. E’ normale che un allenatore quando va in una squadra chieda cosa vuole fare la società, gli obiettivi che si vogliono raggiungere”.

“IN RUSSIA SONO STATO BENISSIMO. REALTA’ DIVERSA, MA IL CALCIO E’ UNA LINGUA UNIVERSALE” – “Avventura in Russia è stata bella, sono stato benissimo. Mi sono scontrato con una realtà diversa, con problematiche diverse dai giocatori italiani. Il calcio però è una lingua universale. Calciatori molto professionali, sia russi che stranieri. Avevo anche qualche giocatore italiano e grazie a loro ho trasmesso l’attaccamento alla maglia che c’era anche in Italia”.

“AJAX-JUVE FINALE CHAMPIONS ’96? LIPPI ERA TRANQUILLO. CI DISSE CHE ERA UNA NORMALE PARTITA DI CALCIO” – “Nella finale di Champions del Lippi 96′ era tranquillo, non mise pressione a nessuno. Disse che era una partita di calcio normale. Penso che abbia preparato nello stesso modo anche la finale del Mondiale 2006, perché lui non metteva ansia e pressioni ai giocatori”.