Braida a Tmw: “Napoli favorito per lo scudetto, ma Milan, Juventus e Inter daranno fastidio”

Ariedp Braida ha parlato in esclusiva ai microfoni di Tmw:
Iniziamo col Pallone d'Oro a Dembele...
"Quando si vince la Champions e si segnano tantissimi gol si è per forza un candidato forte. Probabilmente ha vinto meritatamente, anche se a me piace tantissimo Yamal".
Lei Dembele l'ha avuto a Barcellona… E' arrivato tardi a questo livello?
"No, ha avuto il suo percorso calcistico e l'ha coronato con Champions e Pallone d'Oro, complimenti perché non lo si vince tutti i giorni e tanti campioni in passato non l'hanno portato a casa".
Yamal in termini di Palloni d'Oro vinti può seguire la strada di Messi e CR7?
"Sulla carta è possibile, ma dipenderà esclusivamente da lui. I campioni devono esserlo in campo e fuori dal campo. Mi auguro che lui, che è un grandissimo talento, possa essere campione sia dentro che fuori e che così possa vincere tanti palloni d'oro".
Un italiano manca dai tempi di Cannavaro.
"Bisogna esprimere campioni. Se guardiamo la nostra Nazionale non ci fa sorridere moltissimo, anche se tutti ci auspichiamo che questi ragazzi possano portarci al Mondiale. Gattuso ce la sta mettendo tutta, spero che possano arrivare al Mondiale e che il calcio possa superare le difficoltà di questo periodo".
Lei tifa per il rientro di Galliani al Milan?
"Galliani calcisticamente è un campione, credo questo dica tutto. Ma non solo dal mio punto di vista, gli è riconosciuto da chiunque viva questo mondo. E' una persona che ha grandissime qualità, fare quello che ha fatto lui al Milan non è cosa da tutti i giorni, così come al Monza. Galliani è un campione e i dirigenti campioni sono pochissimi".
C'è un acquisto a cui è più legato nella sua carriera?
"Con onestà devo dire che se ne dicessi solo uno farei torto a tanti altri con cui ho rapporti".
Il momento più bello al Milan?
"Non ce n'è stato uno solo. Diciamo il momento più brutto che è stato quando ho perso la parola per una settimana, dopo la sconfitta contro il Liverpool. Quella non mi andrà mai giù. Il tempo poi lenisce, ripensi alle cose belle. Ma cosa posso rimpiangere? Direi niente, anche le cose non andate bene fanno parte della vita".
Quanto le manca Berlusconi?
"Tantissimo, unico, inimitabile, inarrivabile. Con lui serve sempre usare il superlativo, ci sono delle persone così, i campioni sono rari e non ci sono parole per raccontarli".
Con Berlusconi uno come Yamal sarebbe potuto arrivare al Milan?
"Amava i campioni, i grandi giocatori, quelli che avevano il talento calcistico e la magia nei piedi. A lui piacevano questi campioni che facevano quello che volevano quando avevano la palla. Una volta ha detto che saremmo dovuti diventare la squadra più forte del mondo, anche più forti dell'invidia, dell'ingiustizia e della sfortuna. E per farlo dovevamo avere a che fare con dei campioni. E purtroppo di campioni ce ne sono sempre meno".
Allegri e il nuovo Milan?
"La prima cosa che ha fatto da quello che vedo è stato rimettere le cose a posto attraverso la disciplina. Vedo un Milan disciplinato, che è fondamentale. Nella partita con l'Udinese mi è piaciuto e può miglioorare ancora. Modric poi è un campione. Devono giocare i giovani? Sì ma non è sinonimo di bravura, deve giocare chi sa farlo. Cosa c'entra l'età? Se sei bravo puoi avere 16 anni o 40, ma devi giocare".
Quali obiettivi può avere questa squadra?
"In Italia il Milan può lottare, non c'è una squadra dominante. Il Napoli è forte, l'Inter ha avuto qualche problema, la Juventus inizia a prendere quota ma il Milan è lì. E ha il vantaggio di giocare solo una partita a settimana e questo più avanti aiuterà la squadra".
Ricordo più bello dell'esperienza al Barcellona?
"Quando uno va al Barcellona, da dentro sente una magia e un'atmosfera che ti fa sentire orgoglioso di appartenere a quel club. E' una società che ha una magia speciale, sono cose che non sono quantificabili. Solo stando lì la avverti, ti avvolge, ti senti qualcuno. Senti di appartenere e di vivere la realtà di un grande club".
C'è un giocatore italiano che la intriga, soprattutto in ottica Nazionale?
"A me l'ultima prestazione in Nazionale di Kean ha fatto capire che è cresciuto tantissimo. Ha una potenza e un potenziale che può ancora essere sviluppato".
Cosa è Nico Paz?
"Fortissimo, siamo al 50% del suo potenziale. A mio avviso con la maturità raggiungerà livelli altissimi. E' uno di quei giocatori che fanno parte del gruppo di calciatori di talento e magia, e sono pochi oramai".
La Fiorentina di Pioli?
"Siamo all'inizio, a volte fai un filottino di 3 vittorie e ti rimetti in quota. Nessuno si aspettava una partenza così, ma a volte ci sono insidie anche dove pensi non ce ne siano. E' un po' in ritardo ma penso che recupererà perché ha una buonissima squadra".
Il Napoli resta favorito in campionato?
"Direi proprio di sì anche se il Milan, la Juventus e l'Inter non staranno a guardare. Poi potrebbe esserci una sorpresa, magari la Roma. Fra 5 o 6 partite vedremo la classifica cosa dirà".
La sua ultima avventura professionale l'ha portata a Ravenna...
"Dobbiamo continuare a crescere. Samo partiti lo scorso anno con l'anno zero, dobbiamo crescere tutti e tutto l'ambiente, serve costruire una cultura se possibile vincente. Se avremo la pazienza di lavorare con serietà, impegno e serenità dal presidente al magazziniere potremo costruire qualcosa di interessante che potrà portare alla città una squadra di buon livello".