Borsa, seduta in rosso per la Juventus

La Borsa di Milano archivia la giornata in terreno positivo, con l'indice Ftse Mib che avanza dello 0,23%, portandosi a quota 40.074 punti. Si tratta di un ritorno sopra la soglia psicologica dei 40mila punti, livello attorno al quale il listino si muove da oltre cinque sedute.
La Borsa di Milano (+0,23%) e gli altri listini europei chiudono in rialzo
Gli scambi si sono intensificati rispetto ai giorni scorsi, toccando un controvalore superiore ai 3 miliardi di euro, pur restando al di sotto dei 5,72 miliardi registrati il 30 maggio.
Le piazze europee hanno mostrato un andamento misto, con gli occhi degli operatori puntati sulla riunione della Banca Centrale Europea di giovedì, da cui si attende un possibile taglio del costo del denaro.
Parigi ha registrato un aumento dello 0,34% fermandosi a 7.763 punti, Londra ha chiuso in progresso dello 0,15% a 8.787 punti, mentre Francoforte ha guadagnato lo 0,67%, chiudendo a 24.091 punti. In calo Madrid (-0,69% a 14.119 punti), mentre Amsterdam ha segnato un modesto rialzo dello 0,21% nonostante l’instabilità politica interna.
Sul fronte obbligazionario, lo spread tra i BTP italiani e i Bund tedeschi a 10 anni è sceso sotto la soglia dei 100 punti base, chiudendo a 97 punti rispetto ai 98 punti della chiusura di venerdì scorso. Il rendimento del decennale italiano si è ridotto al 3,49% (-0,4 punti), mentre quello tedesco è rimasto stabile al 2,52%.
Sul mercato dei cambi, l’euro perde terreno contro il dollaro USA con una flessione dello 0,57%. In ribasso anche il prezzo dell’oro, che cede lo 0,95% attestandosi a 3.348,1 dollari l’oncia. Il petrolio WTI, invece, beneficia di forti acquisti e registra un aumento dell’1,95%.
A Piazza Affari, tra le blue chip, si distingue STMicroelectronics con un balzo del +3,44%, trainata anche dalla buona performance dei concorrenti europei. Stellantis guadagna il +2,58%, in attesa dei dati sulle immatricolazioni in Italia a maggio, pubblicati dopo la chiusura. Bene anche Amplifon (+2,54%), Prysmian (+1,73%) e Leonardo (+1,53%).
Male invece Mediobanca, che scende del -3,04% dopo l’emissione di un bond da 750 milioni di euro. In ribasso anche Generali (-2,06%), Poste Italiane (-1,46%) e Snam (-1,32%). Perdite più contenute per A2A (-1%), Terna (-0,95%), Campari (-0,71%) e TIM (-0,69%), mentre Brunello Cucinelli mostra un calo più moderato (-0,47%).
Tra le banche si registra un andamento variegato: Unicredit avanza dello 0,99%, seguita da Banco BPM (+0,49%), Banca Popolare di Sondrio (+0,13%) e MPS (+0,01%). In calo BPER (-0,39%) e Intesa Sanpaolo (-0,19%).
Nella fascia mid-cap spiccano Technoprobe (+5,65%), SOL (+2,98%), Comer Industries (+2,26%) e D’Amico (+2,25%).
Sul versante opposto, tra le peggiori performance di giornata si segnala Juventus, che chiude con un netto ribasso del -3,77%, seguita da Italmobiliare in calo del -2,95%.