Bonolis difende gli indifendibili Zhang: "Con le mani libere avevano fatto un capolavoro d'intenti. Poveracci, hanno fatto quello che hanno potuto"

22.05.2024 23:20 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Bonolis difende gli indifendibili Zhang: "Con le mani libere avevano fatto un capolavoro d'intenti. Poveracci, hanno fatto quello che hanno potuto"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il conduttore tv  Paolo Bonolis, intervistato da L'Interista, ha commentato le ultime vicende nerazzurre:

Di tutte le feste Scudetto, questa cosa l'ha resa speciale?

"Tutte le feste Scudetto sono giornate di gioia e soddisfazione. E' ovvio che in questo caso c'è stato il fatto di aver raggiunto la seconda stella e di averlo fatto prima del Milan, con annesse rivalse cittadine. Poi certo ricordo bene la festa del Triplete, quella del primo Scudetto di Mancini dopo diverso tempo. Ognuna ha avuto un significato, in questo caso era quello della seconda stella".

C'è un concetto espresso dalla dirigenza: potenzialmente, l'Inter sarebbe pronta a cominciare domani un nuovo campionato. Al di là di ciò che succederà a livello dirigenziale, ora sono soprattutto le avversarie a dover ricostruire?

"Questo concetto è abbastanza complesso: è vero, ma c'è sempre bisogno di infolture, migliorare, riaggraziare le cose che è necessario riaggraziare. Le altre sicuramente si rinforzeranno o cercheranno di farlo, prendendo elementi nuovi e più consoni agli obiettivi che si pongono, ma la stessa cosa dobbiamo fare noi, è sempre stato fatto. Anche per un'altra questione".

Quale?

"Quella dell'entusiasmo dei tifosi. Le novità servono come stimolo sia per la squadra che come motivo d'attrazione per i tifosi. Qualcosa di nuovo e più solido rispetto ai punti più fragili. Per esempio possiamo avere giocatori che magari hanno voglia di giocare da altre parti perché qui sono chiusi, sono tante le ragioni per le quali anche l'Inter sarà attiva sul mercato così come lo è stata fino ad ora con l'acquisizione di Taremi e Zielinski".

Come tifoso che sensazioni ha per il passaggio di consegne da Oaktree agli Zhang?

"C'è un cambio di proprietà e sono tematiche di alta finanza, dunque non posso avere delle opinioni molto specifiche. Posso dire che ci sarà un cambio di proprietà dell'asset-Inter, dunque qualunque cosa dico ora potrà essere smentita fra cinque minuti o prendere più significato due minuti dopo. E' ancora un orizzonte lontano da essere chiarificato. Certo, se qualcuno dovesse prendere il posto degli Zhang sono certo vorrà fare le cose fatte bene, ne. Un fondo a quanto ne so nel momento in cui acquisisce qualcosa, tende poi a valorizzarla per rivenderla in maniera vantaggiosa. Se la svaluti vai a perderci, anziché guadagnarci".

Marotta o Zanetti: chi  sceglierebbe come Presidente? Qualcosa faranno lì...

"Qualcosa verrà fatto sì, non ne ho la più pallida idea di che cosa (ride, n.d.r.). Non è che uno mi stimoli più dell'altro: Pupi ha fatto la storia dell'Inter, Marotta ha sistemato le cose in maniera brillante come ha sempre fatto nel momento in cui ha preso le redini di qualche squadra. Uno vale l'altro, ognuno con i propri meriti e straordinarie capacità: uno molto simbolico, l'altro molto attuativo. Non è nemmeno detto che sia uno dei due, potrebbe essere chiunque altro. Non so quali potrebbero essere le intenzioni, l'importante è una cosa".

Ovvero?

"Che chiunque prenda le redini dell'F.C. Internazionale abbia a cuore ciò che sta a cuore a noi tifosi: il bene dell'Inter, la pulizia, la moralità, la qualità, la volontà di fare bene".

Gli Zhang sono la seconda presidenza dopo quella di Moratti?

"Questo è innegabile".

Li ringrazia per quanto fatto in questi anni?

"Certo, ma è una proprietà che avrebbe continuato sicuramente a fare quello che stava facendo, se non fosse stata investita da una serie di problematiche. Prima il Covid, che ha bloccato introiti importanti per due anni, considerando l'immenso bacino d'utenza che ha San Siro quando gioca l'Inter, poi la politica economica estera cinese che ha tarpato le ali a determinati tipi di investimento. Quando sei di fronte a qualcosa che è più grande, potente e decisionale di te, beh non ci puoi fare niente. Con le mani libere avevano fatto un capolavoro d'intenti. Poveracci, hanno fatto quello che hanno potuto".

Sul mercato dove interverrebbe?

"La rosa attuale sicuramente offre ampie garanzie. E' stato preso un centravanti d'esperienza come Taremi ed un atleta formidabile ed importante come Zielinski, per poter permettere ad un uomo che sembra abbia il plutonio nelle vene, Mkhitaryan, di poter essere gestito vista la sua anagrafe. Anche se continua ad essere, come cantano, "l'armeno che corre come un treno"".

Farebbe qualcosa in avanti?

"Leggo sui giornali che stanno lavorando per fare qualcosa su una seconda punta, Gudmundsson o chi per esso. Bisogna poi vedere se vista l'ampiezza di impegni della prossima stagione le punte non possano essere 5 invece che 4. Credo poi possa servire un difensore centrale di età minore rispetto ai due campioni Acerbi e De Vrij, che non sono ragazzini, che sia di buon livello. Non so poi cosa accadrà con Dumfries: se andasse via servirebbe un sostituto adatto. E' vero che Buchanan è adattabile a destra e sinistra, ma credo non abbia propensione difensiva, poi su Darmian beh... non è che invecchio solo io. Se poi il più fresco si chiama Nacho, è curioso".

Nacho le piacerebbe?

"E' comunque un campione che per almeno per una stagione darebbe il suo contributo con l'esperienza formidabile che ha accumulato al Real Madrid. Questo è quanto leggo sui giornali, ma poi sappiamo che c'è una parzialità e coincidenza finale con la realtà del 40%. Ci sono sempre cose che non ti puoi aspettare, trattative nuove e cose così, vedi Lukaku. Tutto sommato credo che quello che stiano progettando di fare sia più che sufficiente per la prossima stagione".