Bellinazzo: "Non esiste un criterio oggettivo e contabile per stabilire il valore di un calciatore"

27.10.2021 14:30 di Redazione Torino   vedi letture
Bellinazzo: "Non esiste un criterio oggettivo e contabile per stabilire il valore di un calciatore"

Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, è intervenuto ai microfoni di TMW per fare chiarezza sul tema delle plusvalenze.

Sugli scambi e le plusvalenze:
"Di fatto esiste un abuso del player trading, della vendita e della cessione di calciatori.  Nel momento in cui viene effettuata la cessione è la differenza fra quanto incassi e quello che è il costo del calciatore iscritto a bilancio (zero in caso di formazione nel vivaio, il prezzo di acquisto tolti gli anni per cui è stato ammortato in caso di arrivo nel mercato), quei soldi in più vanno subito sul conto economico alla voce ricavi. Questo permette di avere un beneficio immediato. Col tempo, ma non è una novità visto che il calcio italiano di plusvalenze fittizie ne ha abusato da almeno 30 anni con varie fasi, si viene però a determinare un altro utilizzo del player trading: quello in cui si ha uno scambio di calciatori fra due società senza che ci sia passaggio reale di denaro. Sostanzialmente si va ad iscrivere a bilancio il prezzo di quel calciatore. Le plusvalenze fittizie creano ammortamenti, quindi costi negli anni successivi. Sono una sorta di cambiale che negli anni successivi le società dovranno pagare. Il problema è che talvolta le società non sono state più in grado di pagarle: quando crescono le plusvalenze, crescono anche gli ammortamenti e ad un certo punto c'è il rischio di non essere più in grado di far fronte a questi costi".

Sulla possibilità di eventuali sanzioni:
"L'ultimo caso eclatante è stato quello degli scambi tra Chievo e Cesena. Lì è stata persa una grandissima occasione dal calcio italiano, non si è voluto andare fino in fondo. Personalmente ho seri dubbi che FIGC o Procura federale possano agire con particolare severità dati i precedenti."

Sulle difficoltà nel corso delle indagini:
"Non esiste alcun criterio contabile, scientifico, che permetta di stabilire a priori qual è il prezzo giusto di cessione di un calciatore. Non parliamo di macchine, anche se dal punto di vista contabile restano beni strumentali. Nel caso dei calciatori però non c'è un listino prezzi, non c'è una borsa. Qualsiasi tipo di valutazione è soggettiva e discrezionale ed è complicatissimo per soggetti terzi andare a sindacare sulla giustezza del prezzo. Questa è la grande difficoltà nell'eventuale indagine."