SOTTOBOSCO - Di male in peggio. Pirlo tradito dai giocatori: ha fatto tenerezza. Le sue responsabilità e di chi lo ha mandato allo sbaraglio. Le riflessioni di Elkann. Le minacce ridicole di Ceferin. Juve esclusa dalla A? Pronta la tortina
Fa dire Shakespeare in “Re Lear“ a uno dei suoi personaggi: “Quando si dice che questo è il peggio, significa che il peggio deve ancora venire“. E' quello che purtroppo sta accadendo alla Juventus. Di male in peggio. Con un gioco patetico. Andrea Pirlo in conferenza stampa ha fatto tenerezza. Chi gli vuole bene, nel ricordo dell'immenso giocatore che è stato, non può che essere a disagio per lui. Evidente la sua incapacità. Evidenti le sue responsabilità. Ma evidente anche quella di una società che l'ha mandato allo sbaraglio e che non è riuscita a proteggerlo.
Da se stesso in primis. E da giocatori hanno tradito. Alcuni per incapacità tecnica. Altri perché visibilmente a fine corsa. Altri spocchiosi e sopravvalutati. Altri ancora inesperti: come e più di Pirlo. Che si è assunto le colpe. Che peraltro dovrebbero essere condivise con dirigenti e presidenza. Come ho scritto varie volte: si può perdere. E' fisiologico, dopo aver così tanto vinto. Ma non si può sbracare come sta facendo la Juventus. Non in una “odissea di gioco“ che certamente è il punto più basso toccato dalla Juve negli ultimi decenni.
Il Milan ha vinto in modo rotondo, senza fare niente di eccezionale: ha aspettato la Juventus. Non si è scomposto davanti al suo onanistico palleggio. E' ripartito e ha colpito. La Juventus versa in uno stato catatonico. E vengono i capelli dritti al pensiero che sabato dovrà affrontare l'Inter neo campione d'Italia. Che dovrà affrontare la super Atalanta di Gasperini nella finale di Coppa Italia. Non si vede come questa squadra possa riprendersi. Non si vede come le bugie dei giocatori possano essere ancora credute. John Elkann ha assistito allo scempio.
Immagino si sarà convinto che di questa squadra c'è poco da salvare. Immagino si sarà fatto qualche conto: nella consapevolezza che dovrà mettere, per la prossima stagione, mano al portafoglio. Servirà un massiccio reset. Oggi della rosa della Juventus se ne salvi cinque, ne salvi tanti. Il problema sarà vendere: giocatori modesti con ingaggi faraonici. Immagino che l'azionista di maggioranza farà qualche riflessione.
La Juventus femminile ha vinto (senza perdere una gara) il suo quarto scudetto consecutivo. La Juventus Under 23 ha esordito nei play off andando a vincere in trasferta. La Primavera, pur con qualche intoppo, sta facendo una buona stagione. E' la prima squadra che sta deludendo. Assediata dalle (sacrosante) critiche, imbarazzante per la gestione del caso Suarez, la Juventus si trova ora di fronte al macigno Uefa dopo che la Superlega è abortita.
Il papa Ceferin, pretende abiure. E immagina vergini di Norimberga per Barcellona, Juventus e Real Madrid che si rifiutano di baciargli la pantofola. Due anni di esclusione dalle Coppe, la minaccia. Alla quale ha fatto seguito quella della mosca cocchiera federale: chi non bacia non verrà iscritto al campionato nazionale. Minacce ridicole: le tre eretiche assommano nel mondo circa 60 milioni di tifosi. Ceferin dopo essersi girato dall'altra parte in tema di fai play finanziario non può dare lezioni. E non potrà rinunciare a “quei“ tifosi.
Quanto al tafano nazionale, sta impugnando una pistola ad acqua: senza la Juventus a correre nel campionato italiano, chi ha comprato i diritti televisivi pretenderebbe di rivedere il contratto. E sul piatto metterebbe meno di un terzo. Una torta che diventerebbe una tortina. Starebbe bene alle società che con i diritti televisivi campano? La Juventus quasi certamente non parteciperà alla prossima Champions. Ma non perché sarà espulsa da Ceferin. Non parteciperà per suoi demeriti . La squadra vista contro il Milan del resto non merita alcun tipo di Europa. Neppure quella le cui gare si disputano il giovedì.