SOTTOBOSCO - Calo Juve, preparazione inesistente. Alex Sandro fotografia di un mercato approssimativo. Il gioco di Allegri e il silenzio dello Stadium. Designazione e direzione Irrati: qualcosa non quadra

29.08.2022 00:31 di  Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO -  Calo Juve, preparazione inesistente. Alex Sandro fotografia di un mercato approssimativo. Il gioco di Allegri e il silenzio dello Stadium. Designazione e direzione Irrati: qualcosa non quadra
© foto di Andrea Bosco

La  Juve resta in partita con la Roma fino a quando ha birra in corpo. Ma visto che la preparazione della Juventus da anni “non esiste“, (catapultata a far quattrini ad ogni angolo del mondo, dopo cinque giorni di corsette alla Continassa) la “ballegriirra“ dopo 65 minuti è finita e la Juventus è tornata quella di sempre. Ha scritto Mario Sconcerti che alla Juve mancano Pogba e Dybala: gente in grado di inventare. A dire il vero Dybala contro la Juve ha fatto una sola cosa: il passaggio al volo che ha portato al pareggio di Abraham. Ma è anche vero che al solito, il “buco” di Alex Sandro che ha consentito il tap-in di Dybala,  è stato clamoroso. E quindi su Alex Sandro converrebbe intendersi: da due anni ogni errore di Alex Sandro costa alla Juve un gol subito. Non aver provveduto in quel settore (come era auspicabile) denota l'approssimazione con la quale la Juventus nelle ultime stagioni si è mossa sul mercato.  Qualcuno si stupisce per il silenzio, spesso   assordante dell' Allianz. Posso ipotizzare che i tifosi, più che delusi per l'ultima stagione e per l'inizio non brillantissimo di questa, siano infastiditi per una idea di gioco che Allegri non riesce a far decollare. Mancano Chiesa, Di Maria, Pogba, Bonucci: tanta roba. Ma altri allenatori hanno dimostrato di saper fare gioco anche senza avere in squadra  dei fenomeni. A oggi, stoppata clamorosamente l'Inter contro la Lazio, la squadra più in forma (benché contenuta dalla solita ottima Fiorentina, a proposito di bravi allenatori)  sembra essere il Napoli.

Come avevo temuto il mercato della Juventus si concluderà sul filo di lana. Dovrebbe arrivare Paredes. Milik subentrato all'80esimo si è distinto per la respinta sulla linea di porta della Juve che ha evitato la “beffa“ della Roma in articulo mortis. A  costo di essere smentito dai fatti mi sembra un mercato raffazzonato. Ma ovviamente l'auspicio è che la Juve possa migliorare.

Da tempo sono ruvido, anche con il presidente. Agnelli  forse a livello europeo potrebbe avere la sua rivincita:  se il tribunale competente darà torto alla 'Uefa sulla vicenda Superlega. Uefa che secondo il “New York Times“ (silenti i media italici sul tema)  per smaccati interessi di bottega avrebbe avuto un atteggiamento tra il benevolo e il complice nei confronti del presidente del Psg nonché presidente dell'Eca. Niente di nuovo: lo stesso atteggiamento  ha avuto Infantino, presidente della Fifa. Pecunia  non olet...

Quindi non essendo in pace con il mio io juventino, credo di non poter esser tacciato di faziosità per quanto segue. Come da pronostico, la direzione di Irrati ha suscitato qualche polemica. La Cassazione Rosa, presieduta da Fabio Bianchi lo ha “assolto“ per gli episodi cruciali. Peccato che né Bianchi, né  Paolo Casarin che discetta sul “Corriere della Sera“ e  neppure altri (nes-su-no) si sia accorto del pugno  rifilato in area da Smalling al pallone, non visto da Irrati, non preso in considerazione dal Var. Solo Sky (un fuggente cammeo) lo ha segnalato. Va detto che la Juventus, negli episodi,  è sfortunata. Non gliene va bene una. Il gol di Locatelli? Da annullare. Vlahovic che reclama un rigore? Prima di essere trattenuto aveva trattenuto lui.  Le ammonizioni?Tutte corrette, compresa quella per proteste a Kostic: amico caro, mica ti chiami Immobile. A guardar “er capello“ (Bianchi scripsit) manca una ammonizione a Miretti. E a Cristante per il fallo, neppure sanzionato su Cuadrado? Non sanzionato, appunto, quindi niente ammonizione. Alla fine Josè Mourinho si è detto soddisfatto dell'arbitraggio al “100%“ . E storicamente se il portoghese è soddisfatto dell'arbitro di Juventus – Roma, qualche cosa non quadra. La verità è che dopo lo scempio consumato da Irrati in Juventus – Inter della scorsa stagione, la sua designazione per Juve – Roma è apparsa inopportuna. Ma Trentalange è “uomo d'onore“, al pari di  Rocchi. E quindi lasciamo stare Shakespeare e per favore, eccellenti opinionisti, celebrati giornalisti, moviolisti di questa o quella televisione, date un'occhiata (per tutta la partita) al linguaggio del corpo di Irrati. Se vi è sembrata una postura “serena“, allora mi taccio. Ma se come ho avuto io, qualche dubbio  vi dovesse venire, allora forse (e dico forse)  potrei avere qualche ragione. In ogni caso, mai e poi mai mi spingerò a  protestare come un Marino. E mai, come Silvio Berlusconi, mi avventurerò a sostenere (qualsiasi cosa accada) che l'avversario della Juventus (futuro) ha giocato in dodici.

Una cosa, per terminare: tale Haaland al City ha realizzato la sua prima tripletta. Sono sei gol in Premier in quattro giornate. Quell'Haaland che fosse sbarcato in Italia,  con un ex  allenatore, della Juventus "avrebbe fatto a Torino la quarta punta“ .