L'IMBOSCATA - CARO PRESIDENTE, LE SCRIVO...
Dicono che Maurizio Sarri sia molto amareggiato. E' comprensibile.
Credo sarebbe cosa buona cercare di analizzare cosa non abbia “funzionato“. Al netto dei luoghi comuni su “bellezza”, moduli e calciatori inadatti, temperamento burbero, rapporti con lo spogliatoio e quelli con il buon ton . Ci sono dirigenti che hanno lasciato le proprie impronte sul vaso rovesciato della marmellata. Oggi, per varie ragioni, il futuro della Juventus appare da decifrare. Necessità di resettare senza peraltro tradire l' irrinunciabile mission di crescere. A costo di sconcertare: la nuova terza maglia della Juve (se quella sarà) appare surreale. Ma stimano quelli del marketing che tra i “ciofani”, potrebbe furoreggiare. Con quei suoi “grumi” simil fango su tema arancio - giallo. E' il nuovo millennio, bellezze. E noi che abbiamo iniziato a seguire la Juve in maglia bianconera, con i calzoncini e i calzettoni neri, siamo, irrimediabilmente il passato. Ma se è vero (così almeno mi dicono) che anche il presidente della Juventus, a volte, legge questa rubrica, allora il vecchio cronista si sente invogliato ad offrire qualche consiglio.
Andrea Pirlo esporrà la sue idee. La Juventus farà quanto è in grado di fare. Ma quelli buoni si conoscono: giovani e meno giovani. Lasci stare la Juve vecchi mestieranti in cerca dell'ultimo ingaggio. Meglio un Gravenberch, se proprio non sarà possibile arrivare a Tonali. Nella Juventus che ha la rosa più vecchia d'Europa c'è bisogno di sangue nuovo. Se non altro perché, Juventus si chiama. Confessò Gianni Agnelli ad Enzo Biagi che ogni qual volta si imbatteva in un vocabolo che iniziava con la “j“ si emozionava: parola di Avvocato.
La Juventus ha alle terga l'Inter. I media sono in estasi all'idea che la prossima stagione la tirannia bianconera possa essere abbattuta. Le vele dell'Inter sono gonfie di entusiasmo. E molto di più lo saranno se Conte batterà il Siviglia portando a Milano quell'Europa League che non riuscì a conquistare da allenatore della Juventus. Potrebbe essere una stagione, la prossima, fitta di urticanti paragoni.
Nessuno veramente sa per quale motivo sia stato ipotizzato che Sarri potesse essere l'uomo giusto per cambiare la Juventus . Io qualche domanda l'avrei. Sono consapevole che non avrò risposte. Ma visto che questo è il mio mestiere, egualmente le pongo. Qualcuna le sembrerà sfacciata, presidente . Le chiedo anticipatamente scusa. Ho grande ammirazione, creda, per il suo lavoro. Nondimeno.
Perché alla presentazione di Sarri lei non era accanto a lui ma in platea, di fronte?
Sarri sapeva che non avrebbe avuto a disposizione i giocatori adatti al “suo“ gioco ?
Sarri voleva disfarsi di Dybala o l'idea era di Paratici?
Come è possibile che Mandzukic non abbia avuto da Sarri neppure un secondo di utilizzo?
Come è veramente andata con Higuain? Era al Milan, eppure avete concesso fosse ceduto al Chelsea con un accordo decisamente penalizzante per la Juventus.
Avevate in mano Haaland: Sarri lo conosceva? Chiedo: perché confessò Sarri di non sapere chi fosse Kurzawa.
Quando avete deciso che con Sarri non era il caso di proseguire?
Non mi aspetto risposte “dirette”. Indirette, magari. Lei, presidente, raramente rilascia interviste. Quando lo fa, lascia il segno. In questo assomiglia a suo papà (qualcuno sostiene soprattutto a sua mamma), Caro presidente Andrea Agnelli: buon lavoro. Comunque vada: “Fino alla fine“.