L'IMBOSCATA - Campionato italiano falsato. Caos Epifania da dimissioni immediate. La Juve non riesce a pensare calcio. Pecche impietosamente visibili, carbone meritato. Abraham-Mertens, per il Var c'è braccio e braccio

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
07.01.2022 01:40 di Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA -  Campionato italiano falsato. Caos Epifania da dimissioni immediate. La Juve non riesce a pensare calcio. Pecche impietosamente visibili, carbone meritato. Abraham-Mertens, per il Var c'è braccio e braccio

Alterato, condizionato: tutto pur di non dire che il campionato di calcio italiano è FALSATO. Da tempo è falsato. La farsa andata in scena nel giorno della Befana ha raggiunto il suo apice a Torino, dove le vicende di Juve – Napoli hanno avuto il ritmo di una pochade. Con porte girevoli, colpi di scena, cornuti e  donnine dai facili costumi, equivoci, media impazziti a seguire gli ukase delle Asl una in dissenso dall'altra. I diktat della Lega: inutili come una breve pioggia nel deserto.  Gli stucchevoli rituali: mi presento in campo sapendo che gli altri non ci verranno, impediti dalle Asl. Risultato sancito tavolino. Ricorsi, contro-ricorsi e infine il trionfo del Collegio di Garanzia del Coni  di domineiddio Frattini. Si gioca, non si gioca, tamponi a go-go, casi di covid, giocatore che torna a Caselle nell'hub sanitario a rifare il tampone, De Laurentiis che decide lui che i tre fermati dalla Asl 2 di Napoli possano giocare giocare  perché a suo parere il supergreenpass vale dal 10 gennaio, non da prima. E del resto se la Asl 2 di Napoli fosse stata ascoltata, come avrebbero potuto giocare quei tre calciatori del Napoli? Con le mascherine? Tranquilli, in alcuni campionati minori di pallavolo femminile così si sono disputate le gare : con le mascherine.

Il tutto nel silenzio assordante dell'Associazione Calciatori. In quello tombale del presidente degli allenatori solitamente garrulo  sulle più disparate questioni di lana caprina. Asl che non si parlano tra di loro, con il petto gonfio per le rispettive regionali autonomie. Governo che solo adesso esamina la questione. Palazzo del calcio colpevole di non aver rivisto un protocollo che faceva e continua a fare acqua da tutte le parti. Lega divisa e litigiosa come e più dei partiti politici che ogni giorno ti spiegano che a loro compete di “salvare“ il Paese.  E mentre fingono di salvarlo si fanno sistematicamente “licazziloro“ nel segno del più meschino particulare. E Federazione imbelle: il caos dell'Epifania è roba da dimissioni immediate. Se non altro per protesta nei confronti dei club che non hanno vigilato sulle “vacanze“ dei propri tesserati. In giro  per il mondo alle Maldive ,a  Dubai, in Africa o in Brasile. La costituzione? Chi deliberatamente si espone al contagio la calpesta. Non basta essere famosi e ricchi per poter saltare i banchi e la fila. Anche se qualcuno lo pensa: anche tra i giornalisti. Non si poteva rinviare di un paio di settimane il campionato stante l'aumento dei contagi? Si poteva. Ma non si è voluto. Perché non ci sono slot visto che già si salterà  il 30 per onorare la Coppa Americana che vedrà la conosciuta transumanza di giocatori . E perché  non ci sono slot? Perché si deve disputare la Nations League l'inutile manifestazione concepita da Ceferin che piace tanto ai padrini  del Palazzo per via degli introiti televisivi. E perché l'ennesimo presidente incapace di fare le riforme (quando si siedono su quella poltrona sono bravi soprattutto in una cosa: a decidere  di non decidere)  si ritrova con un campionato a 20 squadre ingolfato nelle date. Le regole Uefa (alle quali il Palazzo si attiene) fanno vomitare. Anche Gravina lo sa. E non posso tollerare che Del  Pino venga  “assolto“ a causa della demenza dei club che rappresenta. Il mondo del calcio si deve dotare di un Commisioner stile Nba che imponga a tutti le medesime regole. In Italia vige un parlamentarismo manzoniano: lenire, sopire. Evitando di  prendere decisioni. Evitando  di scontentare qualcuno. La Supercoppa del 12 non è stata rinviata. Per evitare di innescare “precedenti“ (Lega farisea). Ma soprattutto perché, per ragioni di bottega, Atalanta e Milan, si sono  opposte. Poi se volete bervi la fiaba che non “si poteva“ perché i diritti televisivi da tempo erano stati  venduti, bevete pure a garganella. E ubriacatevi.

Io, lo scrivo a scanso di equivoci,  avrei sospeso il campionato. E per come per il secondo anno di fila sono andate le cose, propongo che Juventus – Napoli venga tolta dal calendario. Lo spettacolo indecente visto nelle ultime due stagioni sconsiglia  repliche. Lo dico senza mezzi termini : il Napoli ha le sue ragioni. Ma nella gestione di questa vicenda non è esente da responsabilità. Per esempio : perché i suoi giocatori ( quei tre ) non avevano effettuato  la terza dose?

Ma sono inezie di fronte ad una pandemia che consiglierebbe provvedimenti (nel mondo del calcio) più coercitivi. E comportamenti più responsabili.

Alla fine a Torino si è giocato. La Juve quasi migliore contro mezzo Napoli, per un pareggio che boccia ulteriormente le ambizioni dei bianconeri. Una squadra che non riesce a pensare calcio. Dove tutti sono solisti. Neppure bravi. Guardate come calciano da fuori. Sempre con il corpo che va all'indietro, sempre senza inquadrare la porta. Persino uno scarso come il sottoscritto sapeva che da “fuori“ si calcia con il corpo in avanti, altrimenti la palla si impenna. Non faccio nomi. La Juve non ha giocato né bene, né male : ha giochicchiato . Lenta e scocciata: come sempre.  Come da tre anni a questa parte le sta capitando. Ronaldo aveva mascherato millanta pecche. Oggi impietosamente visibili.

Eviterei le polemiche sui giocatori del Napoli che hanno giocato nonostante la proibizione della Asl di Napoli e di quella di Torino. La Juve non ha pareggiato per questo motivo. Chi parla di un possibile ricorso è patetico.  E poi notoriamente (e da tempo) De Laurentiis fa quello che gli pare. E non è il solo. Porti piuttosto la Juve un cero in chiesa. E preghi.

Preghi che come la scorsa stagione accada un miracolo: quello del Napoli che perde in casa all'ultima partita contro il Verona. Altrimenti la Champions  la prossima stagione la Juve la vedrà con il binocolo. Ma ci sarà qualcuno, me lo sento,  pronto ad affermare che magari con una botta di “cuelo“ hai visto mai, la Juve in Europa potrebbe eccetera. Potrebbe cosa? Far ridere come sta facendo. Anche  per il “peso“ volatile della sua dirigenza a livello politico. C'era un un rigore per la Juve, un braccio di Mertens nella sua area non rilevato. Non dico che la direzione di gara sia stata  “sozza“. La Juventus  si è complicata le cose da sola. E il Napoli il suo punto se l'è  meritatamente conquistato: persino senza sudare troppo.  Dico che per il Var c'è  “braccio“ e  braccio . E quello di Abraham che ha spianato la vittoria al Milan contro la Roma con evidenza è risultato un “braccio d'oro“.  Carbone alla Juve: meritato.