A DOMANDA RISPONDE - Juve merita applausi di tutti gli appassionati di calcio, 7° Scudetto la consegna alla storia del calcio. Futuro Allegri, tra due settimane vertice decisivo: la situazione. I possibili partenti e il discorso Dybala...

07.05.2018 01:00 di  Xavier Jacobelli  Twitter:    vedi letture
A DOMANDA RISPONDE - Juve merita  applausi di tutti gli appassionati di calcio, 7° Scudetto la consegna alla storia del calcio. Futuro Allegri, tra due settimane vertice decisivo: la situazione. I possibili partenti e il discorso Dybala...
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Ogni lunedì la redazione di Tuttojuve.com analizza i temi caldi del nostro calcio con una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo italiano, Xavier Jacobelli, direttore di Tuttosport.

Manca ancora la certificazione aritmetica, ma la Juve ha virtualmente vinto il settimo scudetto consecutivo. Meritato?

“Certamente sì. Il verdetto del campo non mente mai e una squadra che, da sette stagioni, ha dimostrato sul campo di essere la più forte in Italia, merita gli applausi di tutti gli appassionati di calcio, indipendentemente dalle passioni tifoidee. L’impresa che la Juve si accinge a festeggiare è ancora più preziosa sia perché consegna i bianconeri alla storia del calcio sia perché, allo stesso modo del Napoli, i campioni d’Italia stanno per concludere allo stremo delle forze, una cavalcata massacrante. Il che ne ingigantisce ulteriormente i meriti”.

 

Ha citato il Napoli: che cosa pensa della diatriba fra De Laurentiis e Sarri? Lei da che parte sta?

"Premessa doverosa e indispensabile: soltanto l’eccezionalità dell’impresa della Juve ha impedito ai partenopei di vincere lo scudetto. Proprio per questo, a loro va riconosciuto l’onore per una stagione memorabile, durante la quale hanno stabilito e infranto un record dopo l’altro. Tant’è vero che nelle ultime due partite Sarri si ripropone di raggiungere quota 90, mai toccata prima dal Napoli da quando sono stati istituiti i tre punti a vittoria. Ecco perché trovo deleterio e fuori luogo l’atteggiamento critico di De Laurentiis nei confronti del proprio allenatore. D’altra parte, credo di essere in affollata compagnia: i cori e le ovazioni, gli striscioni e gli applausi che ieri il San Paolo ha riservato a Sarri e ai suoi giocatori, parlano da soli. Semmai, De Laurentiis dovrebbe rammaricarsi con se stesso per non avere sufficientemente rafforzato l’organico della squadra durante la sessione invernale del mercato. Perdere Sarri, per il Napoli equivarrebbe a segnare un autogol dalle conseguenze imprevedibili. Anche perché, in questa caso, ritengo non sarebbe il solo Reina a lasciare il club”.

 

E Allegri? Lascerà Juve?

“La situazione è fluida. Comprensibilmente, il tecnico e la Juve pensano solo alla finale di Coppa Italia e, dopo quella, a guadagnare la certezza aritmetica del settimo titolo consecutivo. Ma, fra due settimane, sarà decisivo il vertice fra Allegri e i dirigenti. Molto dipenderà dai piani di rafforzamento che verranno varati dal club. Il prossimo si annuncia come un mercato di profondo rinnovamento della rosa, a cominciare dagli arrivi di Caldara, Spinazzola e da quello sempre più probabile di Emre Can. Sperando che il giocatore la pianti di giocare a tira e molla, come ha fatto in questi mesi. Lo cerca la Juve, non il vattelapesca.

 

Chi partirà?

Buffon si ritirerà; Lichsteiner, Asamoah e Howedes, per motivi diversi cambieranno aria; Mandzukic sarà chiamato a decidere se accettare una lucrosissima proposta cinese. E poi c’è il discorso Dybala. A meno di un’offerta irrinunciabile, per intenderci fra i 100 e i 120 milioni, l’argentino non si muoverà. Douglas Costa dovrà essere riscattato dal Bayern. Barzagli verrà confermato e mi auguri che rimanga anche Marchisio: la nuova Juve avrà bisogno di continuare ad avere i suoi punti di riferimento. Come i due veterani che ho citato e come Chiellini, s’intende”.