Scandalo dossieraggi, La Verità: "Caso Suarez, Agnelli, Superlega: gli «spioni» puntavano alla Juve. Procura di Perugia, Antimafia e la passione per i bianconeri..."

18.03.2024 14:09 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Scandalo dossieraggi, La Verità: "Caso Suarez, Agnelli, Superlega: gli «spioni» puntavano alla Juve. Procura di Perugia, Antimafia e la passione per i bianconeri..."

"La passione degli 'spioni' per la Juve", è addirittura l'apertura dell'edizione odierna de La Verità. Ficcanaso, calcio e giornali. C’è un lungo filo bianconero che unisce la vicenda dei dossier dell’Antimafia alla fuga di notizie della Procura di Perugia. Prima le ricerche illecite sul bomber Suarez. Poi gli accessi di Striano su Allegri, Ronaldo e Andrea Agnelli. Nel mirino c’era la Superlega? E' l'interrogativo lanciato dal quotidiano, nel lungo approfondimento firmato da François de Tonquédec.

A pagina 3 altro titolo: "Caso Suarez, Agnelli, Superlega. Gli «spioni» puntavano alla Juve". Procura di Perugia, Antimafia e la passione per i bianconeri. Gli atti delle inchieste sull’esame del bomber uruguaiano. Striano fece controlli su Ronaldo, Allegri e l’ex presidente il giorno in cui questi ruppe con l’Uefa.

Per gentile concessione de La Verità, pubblichiamo un corposo estratto dell'articolo a firma di François de Tonquédec (la versione integrale dell'articolo è acquistabile in edicola o sul sito de La Verità):



È proprio la Procura del capoluogo umbro, infatti, a indagare sull’esame di italiano del calciatore Luis Suarez, che ha avuto luogo all’Università di Perugia.  L’inchiesta, però, inizia nel peggiore dei modi, con una serie di fughe di notizie, che spingono Cantone ad annunciare il 25 settembre di aver deciso di «bloccare da oggi a tempo indeterminato tutte le attività investigative […] per le ripetute violazioni del segreto istruttorio», e di voler aprire presto un fascicolo «per accertare eventuali responsabilità». Salvo poi precisare, dopo un’ora e mezza, che le indagini in corso «saranno tutte riprogrammate in modo da garantire la doverosa riservatezza».

(...) A oggi la talpa che in quel momento riforniva le redazioni di notizie non è stata identificata, anche se gli investigatori hanno accertato che nei mesi successivi Raffaele Guadagno, l’ex cancelliere della Procura di Perugia che il 19 dicembre scorso ha patteggiato una pena di un anno e due mesi per le fughe di notizie, il 9 dicembre 2020 ha scaricato dalla banca dati dei procedimenti penali aperti dai pm del capoluogo umbro il pdf di un’informativa della Guardia di finanza del 3 novembre dello stesso anno relativa al caso Suarez. La polizia Postale annota come «l’unico riscontro che lo stesso file venga condiviso con un giornalista reca la data del 1 dicembre 2021, quando viene inviato dall’indagato ad Antonio Massari, utilizzando il servizio Wetransfer». Il cancelliere invia a Massari, cronista del Fatto quotidiano, tramite Whatsapp, anche il video dell’esame di Suarez.

In quei giorni sta deflagrando sui giornali l’inchiesta Prisma della Procura di Torino, una sorta di seguito, a livello giornalistico, dell’inchiesta di Perugia, che vede coinvolti i vertici della Juventus, compreso l’allora presidente Andrea Agnelli, per i presunti falsi in bilancio legati alle plusvalenze sulle compravendite di giocatori e alla cosiddetta «manovra stipendi». Quel giorno la Procura del capoluogo piemontese ha effettuato le prime perquisizioni ai dirigenti juventini, e tutti i cronisti sono a caccia delle carte. Il 3 dicembre Guadagno invia a Massari il file del decreto di perquisizione emesso dai magistrati di Torino. Uno degli episodi che porta gli uomini della polizia Postale a mettere nero su bianco nella loro informativa la descrizione di una sorta di supermarket degli atti delle indagini. Gli investigatori scrivono infatti che dai loro accertamenti emerge «con assoluta certezza che il Guadagno riusciva ad entrare in possesso, tramite i propri contatti, di una moltitudine di documenti processuali provenienti anche da altre Procure, come Firenze, Roma, Palermo e Torino che in caso di necessità era in grado di ridistribuire ai propri “amici” giornalisti». Guadagno, oltre ad essere di origini campane, è probabilmente un tifoso del Napoli. Dalle sue chat infatti emergono degli scambi con il giornalista Guido Ruotolo (che gli investigatori inseriscono nella lista dei nominativi che hanno ricevuto atti da Guadagno), il quale inviava al cancelliere i suoi articoli sul caso Suarez, pubblicati sulla testata Il napolista.

Va detto che, pochi mesi prima, Agnelli era già stato oggetto delle attenzioni dell’altra presunta talpa, il finanziere Pasquale Striano(anche lui di origini campane, ma non conosciamo la sua fede calcistica), all’epoca di stanza presso la Direzione nazionale antimafia, attualmente indagato, proprio da Cantone, per una serie di accessi abusivi alle banche dati fatti nel corso degli anni, anche a beneficio di alcuni cronisti. Il 19 aprile del 2021, pochi mesi prima dell’esplosione dell’inchiesta Prisma, Striano verifica l’eventuale esistenza di segnalazioni di operazione sospetta a carico di Agnelli. Lo stesso giorno, su tutti i giornali era uscita la notizia del progetto della Superlega, portato avanti dalla Juventus insieme ad altri prestigiosi club europei. Invece, il 7 giugno Striano controlla due tesserati della Vecchia Signora, il bomber Cristiano Ronaldo e l’allenatore Massimiliano Allegri. Nei giorni immediatamente precedenti il nostro quotidiano - scrive François de Tonquédec - aveva raccontato la passione per il gioco del mister e per l’uso dei contanti del campione portoghese. Tutte ricerche considerate abusive dalla Procura di Perugia, anche se in questi casi gli inquirenti non hanno ancora individuato possibili «mandanti» o destinatari delle notizie raccolte da Striano.