ONORE A TUDOR MA ASSENTI PESANTI

La Juventus arriva in condizioni non ottimali alla sfida con il Bologna, una gara difficile ma ci sono troppi infortunati, peccato. Onore a Tudor che non prende scuse e cerca di responsabilizzare il gruppo: "degli assenti non c’è nessuno, c’è fuori Kenan per quello che sappiamo, c’è Koopmeiners che è ancora fuori, c’è Bremer, Gatti, Cabal. Poi c’è anche Dusan che purtroppo oggi ha provato e non è al 100% e non ce la fa. Gli altri sono a disposizione, vogliosi, motivati di fare una bella gara. Una gara importante e tutti lo sappiamo. Ho fatto oggi un discorso in quella direzione. Con compiti importanti, creare, dal punto di vista motivazionale, mentale, agonistico, qualcosa di diverso e di speciale, di più da tutti i punti di vista. Di cuore e personalità e non bisogna guardare a se stessi. Anche quelli che non entrano sono importanti. Come dico sempre, la via la indica l'allenatore, sulla strada vanno i giocatori e devono avere un obiettivo forte davanti a loro. I giocatori devono andare a prendere il proprio destino, nessuno regala nulla. Era un input. Quando la squadra si prepara nel modo che piace a me, riesce a ottenere qualsiasi cosa, indipendentemente dall'avversario, se forte o meno forte. Il mio auspicio è che questa squadra riesca a trovare qualcosa di speciale per questa squadra qua".
Tudor non cade nel tranello: "Sono situazioni che riguardano il passato, non posso commentare lo stato mentale della squadra prima di me. Roma-Juventus è una gara importante, fatta alla grande, con personalità. Le partite sono tutte importanti come con il Monza. La squadra ha dimostrato che c'è. Queste finali, come le chiamano tutti, sono poche e sono tutte lì. Hanno un'importanza. Non è detto che fai una prima bene e poi l'altra male. Come diciamo sempre, una alla volta. Abbiamo preparato il Bologna, con il loro calcio, le caratteristiche, vediamo chi esce. Non si può giocare per il pareggio, non esiste. Mai nella vita. Poi vedremo domani. Paura per chi scende in campo? Inconsciamente non c'è. Tu prepari la partita in settimana solo per vincere. E' un input ai giocatori".
Tudor è convinto che chi giocherà al posto di Yildiz farà bene, così come chi giocherà in difesa, Tudor resta fiducioso, Savona e Cambiaso possono fare i braccetti e Douglas Luiz potrebbe dare il suo contributo a gara in corso.
Tudor confida nello spirito della squadra: "In un mese è difficile recepire. Da stravolgere nessuno in un mese, si lavora quotidianamente su dei valori che sono giusti. Si aggiungono altri, si fa capire alla gente, quelli più giovani, cos'è. Il Bologna ha un lavoro dietro di anni con un calcio e la scelta di giocatori. E' un calcio con più spensieratezza. Sono una squadra difficile da affrontare, corsa, grinta, voglia di duelli e di tutto quello che rappresenta il calcio moderno. Come dico spesso, trovi stile, giocate, ma dopo ti viene una squadra che va più forte di te e non c'è niente più di quello. Se non vai forte al pari dell'altro, la qualità tua non riesce ad uscire. Il Bologna ha capito questa roba da anni, come altri esempi di altre squadre, ma non cito. Nel calcio moderno, la fisicità annulla tanto la qualità. E ribadisco: la qualità è sempre importante, ma senza questo non esiste. Il Bologna ha tanto di questa roba qua, per le caratteristiche dei giocatori possono reggere quel tipo di calcio, e sono tutti così. Sono dieci. L'allenatore è bravo, fa un calcio come spiegato, domani bisogna contrastare e pareggiare quella roba là. Allora la nostra qualità può uscire, l'abbiamo preparata così, è bella da giocare, non vedo l'ora che inizi. E vedremo".
Tutti, Tudor in primis sono convinti che questa gara possa contare molto, poi dipenderà dai calciatori dare il massimo e superare le grandi difficoltà di questa stagione. Stasera se non è l'ultima spiaggia, poco ci manca.