Mitra Matri salva una brutta Juventus. Punto d'oro a San Siro

25.02.2012 23:30 di  Paolo Mulas   vedi letture
Mitra Matri salva una brutta Juventus. Punto d'oro a San Siro
TuttoJuve.com
© foto di www.imagephotoagency.it

Un pareggio che vale come una vittoria quello conquistato dalla Juventus in casa del Milan. Una Juventus stanca, lenta e goffa per più di un’ora di partita riesce nel finale a rialzare la testa e trovare un pareggio quasi insperato con il suo bomber principe Alessandro Matri, partito anche in questa occasione della panchina. La scelta degli undici di partenza da parte di Conte sorprende un po’ tutti, la Juve si schiera ancora una volta con il 3-5-2, rilanciando Vidal e Lichtsteiner titolari, e schierando in attacco Borriello e Quagliarella, che almeno sulla carta avrebbero dovuto giocare una partita all’insegna della fisicità e del sacrificio. Nei primi minuti le scelte di Conte sembrano pagare, la Juventus parte all’insegna del ritmo elevato che ha fin qui caratterizzato tutta la stagione, ma questo impeto dura soltanto pochi minuti. Il Milan “operaio” con il suo centrocampo tutto muscoli con Van Bommel, Nocerino e Muntari, occupa bene tutto il campo, pressa altissimo non concede spazi ai bianconeri ed al 14° passa già in vantaggio. Bonucci compie un grave errore nel disimpegno, la palla arriva sui piedi dell’ex Nocerino che fa partire un gran destro deviato dallo stesso Bonucci che batte irrimediabilmente Buffon. Il gol subito non scuote la Juventus, ed anzi dieci minuti va vicinissima a subire il colpo del k.o. Al 24° minuto sugli sviluppo di un calcio d’angolo Buffon compie un autentico miracolo su Emanuelson, sulla respinta Muntari è il più lesto di tutti ma il portierone bianconero respinge ancora la conclusione con il pallone che però aveva nettamente superato la linea di porta. Attimi di confusione, i rossoneri esultano, ma per l’assistente dell’arbitro la palla non è entrata, la Juve riparte velocissima con Estigarribia che impegna severamente Abbiati. A parte questo capovolgimento di fronte nemmeno il sollievo per essere stata graziata riesce a risvegliare la Juve. Robinho mette in continua apprensione la difesa bianconera, le punte della Juventus giocano lontano e di spalle alla porta, alcuni uomini importanti come Marchisio, Lichtsteiner e Vidal sembrano in serata no, e la retroguardia traballa in molte occasioni. Nella ripresa Conte sostituisce il timido Estigarribia con Pepe, mentre Allegri cambia uno spento Pato con El Shaarawy. Qualche minuto dopo (all’8°) fuori anche un Borriello mai pericoloso, al suo posto spazio per Vucinic. La Juventus torna così al 4-3-3, con Chiellini terzino sinistro, e Pepe nel tridente offensivo.

Nonostante le sostituzioni il pallino del gioco è sempre tra i piedi del Milan, la Juventus è confusa e commette in serie errori banali anche nei passaggi più semplici. Al 23° minuto c’è una scossa, Chiellini uno dei più combattivi mette dentro l’area un cross rasoterra, Quagliarella anticipa tutti ma Abbiati copre benissimo lo specchio in uscita. Neanche il tempo di riprendersi dai crampi che Quagliarella è costretto uscire, al suo posto entra quello che si rivelerà poi l’uomo del match, Alessandro Matri. Dopo settanta minuti di quasi dominio esclusivo da parte del Milan, la Juventus si aggrappa al fatto che è distanziata di una sola rete dagli avversari, ed inizia un forcing che durerà fino al triplice fischio. È Pepe uno dei più positivi in questo frangente, al 33° minuto Matri ben servito in area trova la rete del pareggio, ma lo stesso guardalinee che aveva scippato nel primo tempo Muntari, sbaglia anche su Matri, il cui gol viene annullato nonostante la posizione regolare del numero 32. La Juventus comunque continua a crederci ed il pareggio viene rinviato di soli cinque minuti; azione insistita sulla destra, Pepe serve Matri che al volo anticipa tutti e batte Abbiati per il gol del preziosissimo 1 a 1. La Juventus sulle ali dell’entusiasmo potrebbe provare anche a ribaltare il risultato contro un Milan che appare ormai stanco, ma a frenare la propensione offensiva della Juventus ci pensa Vidal, che stanchissimo ed infortunato (la Juve aveva già esaurito i cambi) entra in ritardo da dietro su Van Bommel e si becca un ineccepibile rosso. Un minuto dopo anche Pepe rischia con un intervento al limite che gli costa un giallo che lo costringerà a saltare la prossima partita. Nei quattro minuti di recupero assegnati da Tagliavento la squadra di Conte in inferiorità numerica si chiude bene e torna a Torino difendendo l’imbattibilità stagionale e con un punto che vale oro. Una prestazione che deve però far riflettere; per più di un’ora la Juventus è stata anche in maniera imbarazzante inferiore al Milan, e solo con la forza dei nervi è riuscita a riprendere la partita. In alcune scelte Conte ha forse osato troppo; a centrocampo c’è qualche giocatore in debito d’ossigeno, le amnesie hanno colpito nuovamente Bonucci, e davanti uno come Matri deve essere sicuramente considerato il primo nelle gerarchie degli attaccanti. Un pareggio soffertissimo ma altrettanto prezioso, che permette alla Juventus di rimanere incollata al Milan, con la possibilità anche di sorpasso in caso di vittoria nel recupero contro il Bologna, e parimenti importante, in caso di arrivo al traguardo in parità,  di avere il vantaggio negli scontri diretti.