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TJ - Next Gen Day, Agnelli: "Il percorso delle seconde squadre è utilissimo per la sostenibilità dei club. Grazie a Costacurta". Gravina e Ghirelli: "Grazie alla Juventus e al Presidente Agnelli"

27.11.2022 10:47 di  Camillo Demichelis  Twitter:    vedi letture
Fonte: Dall'inviato all'Allianz Stadium
LIVE TJ - Next Gen Day, Agnelli: "Il percorso delle seconde squadre è utilissimo per la sostenibilità dei club. Grazie a Costacurta". Gravina e Ghirelli: "Grazie alla Juventus e al Presidente Agnelli"
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È un corso la tavola rotonda per parlare dell'importanza delle seconde squadre e stanno prendendo parte al dibattito Agnelli, Gravina, Casini e Ghirelli. TuttoJuve.com sta seguendo l'evento in diretta: 

Prende la parola Gravina: "Quello delle seconde squadre è un tema di grande attualità, sono contento di tornare qui allo Stadium dopo quattro anni. Ringrazio Andrea perchè la Juventus è stata l'unica a aderire alle seconde squadre. Ringrazio la sua organizzazione e la sua visione".

Ghirelli: "Ringrazio tutta la dirigenza della Juventus anch'io. Nelle immagini precedenti abbiamo visto le difficoltà iniziali e le difficoltà di questo paese nell'innovare. Abbiamo voluto fare questa riflessione in un momento molto particolare. Bisognava partire dalle seconde squadre per ragionare sul nostro settore giovanile. Bisogna guardare alle altre esperienze come quella francese".

Morata: "La seconda squadra per me è stata molto importante perchè ti permette di essere pronto a giocare partite molto importanti. Ti preparano per la prima squadra, non hai più impressione a giocare contro squadre importanti. Sei ad un passo dalla Prima Squadra. In Spagna questa mentalità è chiara a tutti i giocatori giovani ed è una grande opportunità per tutti. Anche i giocatori non pronti per le prime squadre hanno grandi opportunità future. Tutti i miei compagni nella seconda squadra poi hanno giocato nella Liga o in squadre importanti.Per me è fondamentale, a volte puoi andare in una prima squadra di un club più piccolo, ma nelle seconde squadre delle squadre top hai l'opportunità di lavorare con le migliori strutture e i migliori allenatori. Questo è stato un grande passo della mia carriera".

Khedira: "Allo Stoccarda è stato molto importante perchè giocavamo in terza divisione, è un periodo molto importante per i giocatori. C'è un mix di giocatori giovani e di esperienza. C'è maggiore possibilità di arrivare in prima squadra. Le seconde squadre dovrebbero esser valorizzate di più perche grazie a loro ci sono più possibilità di arrivare nelle prime squadre".

Inizia a parlare Andrea Agnelli: "È molto importante essere qua dopo 4 anni oggi che è il quinto anno della nostra seconda squadra. Come dire che non stiamo innovando ma copiando quello che gli altri stanno facendo bene. In Spagna le seconde squadre ci sono da 60 anni. Il passaggio delle seconde squadre è utilissimo per la Juventus ed è un discorso di sostenibilità per i club e si danno i giocatori anche alle nazionali. Parliamo anche dell'esordio di Miretti e Fagioli, ma è piu utile parlare dei 7/8 giocatori della Juventus nell'Under 20 della nostra nazionale. Il progetto delle seconde squadre lo volevamo dal 2010. Grande merito a Costacurta che ha spinto molto per le seconde squadre. Il primo anno per noi fu stranissimo perchè i calciatori non capivano cosa fosse ed erano abituati ad altro ad andare in prestito e c'era un clima di ostilità. Dopo 4/5 sconfitte sono andato a parlare alla squadra con mister Zironelli e ho spiegato che loro erano alla Juventus. Questo percorso li avvicina ad essere calciatori. Sapevamo che ci sarebbero voluti dai 3 ai 5 anni per ricevere i frutti di questo progetto. Penso a tutti gli allenatori che abbiamo avuto, i direttori. Il percorso è difficile per loro perchè quelli che si sentono pronti fanno fatica a tornare indietro. Miretti lo scorso anno ha giocato con la Prima Squadra, con la Next Gen e Youth League. Ad un certo punto gli chiesi: sai cosa stai facendo? Per lui è normale, perchè è alla Juventus da quando ha 7 anni, mi disse: metto la maglia della Juventus e gioco. Il problema è con chi arriva dopo".

Agnelli sul settore giovanile: "Se pensiamo ai giocatori della Juventus usciti dal settore giovanili: Bettega. Marchisio? Quello è stata una situazione di emergenza non avrebbe mai giocato nella Juventus con Viera ed Emerson. Non è una onlus, non fa questo per le Nazionali. Il motivo per la quale parliamo di prestiti: l'Italia ha quasi 450 prestiti, l'Inghilterra 150, le altre 20-30. Italia e Inghilterra sono le uniche due nazioni che non hanno le seconde squadre. Con le seconde squadre i migliori giocatori si tengono. Noi partecipiamo alle assemblee di Lega Pro senza diritto di voto pur pagando di più rispetto alle altre. La seconda squadra può retrocedere e se succede tutti i giocatori che fine fanno? Quando uno ha 50/60 giocatori in prestito sostiene poi in parte i loro costi. La seconda squadra permette di ridurre i costi della prima squadra. I casi di Miretti e Fagioli ad esempio permetto di risparmiare molto alla Prima Squadra".

Casini: "Se non cambiano le regole è difficile che aderiscano alle secondo squadre anche altri club. La Juventus è arrivata a questo progetto perchè ha cominciato a lavorare sui prestiti prima degli altri. Il modello inglese è completamente diverso ci sono squadre di serie  che guardano anche a quello. Il sistema delle seconde squadre serve a tutti anche alle nazionali. A me ha sorpreso il dato raccolto dalla Juventus sulle vincitrici degli ultimi mandiali, la maggior parte dei giocatori in rosa hanno fatto parte delle seconde squadre".

Benitez: "Io ho giocato dieci anni nel settore giovanile del Real Madrid. Non ero un giocatore del livello Real, ma ho avuto un infortunio prima di andare in seconda squadra e questo mi ha ostacolato. Mi hanno mandato in prestito e mi sono perso. Era tutto diverso, ho perso la struttura della società. Poi entro nel settore giovanile come allenatore e ho sentito questo con un ruolo diverso. Avevo Raul a 17 anni da allenatore del Castilla, lui era capocannoniere, e volevo prenderlo nella mia squadra. Del Bosque, era il coordinatore e mi ha detto aspetta, lui era in terza squadra. Poco dopo va con la prima squadra, si allena con loro e sparisce, noi in basso non lo vediamo più. Questi calciatori hanno un valore per la società, andavano in Liga prima in prestito e poi venivano comprati. Come calciatore vuoi rimanere nella struttura della società di appartenenza perché altrove si perdono. Ho avuto la fortuna di andare anche in Inghilterra, come manager, ma io nella mia testa ero un allenatore. Arrivo nella squadra riserve ma nessuno aveva il livello adatto. Io parlo di fare un campionato Under 21. Le piccole città volevano rimanere in Championship. Adesso hanno fatto l'Under 23 per i giocatori giovani e gli infortunati che devono ritrovare la forma. Non penso che questo sia il modello. Per un giocatore fare troppi cambi è difficile. Nella mia esperienza il modello spagnolo va abbastanza bene, il livello è più alto e i giocatori hanno le strutture per lavorare. Il livello Under 19 non va bene, è troppo basso. Se parliamo dell'idea la seconda squadra è molto interessante. Real e Juventus ok, le altre hanno bisogno di tempo. Come si può fare? Cosa vostra (ride ndr). L'altro giorno guardavo una foto del Castilla, il 90% ha giocato nella Liga e molti nel Real".

Cherubini: "Io ci tenevo a ringraziare tutte le persone che oggi sono intervenute e tutti i 4 Presidenti. Oggi per noi è un giorno importante e speriamo che oggi pomeriggio ci siano quasi 25 mila persone a vedere la partita. Noi viviamo in un mondo in cui gli obiettivi devono essere settimanali, facciamo dei progetti ma poi noi dipendiamo dai risultati. Noi siamo partiti dieci anni fa, cinque anni fa siamo riusciti a iscriverci e ad oggi stiamo raccogliendo i primi frutti. Ringrazio tutti gli allenatori e soprattutto ringrazio Claudio Chiellini che è stata la persona che più ha lavorato su questo profeto. Il grande lavoro fatto nella nostra seconda squadra è stato quello di creare un anello di congiunzione tra il settore giovanile e la prima squadra. Oggi chiunque lavora in Juventus sa qual è l'obiettivo: formare giocatori per la prima squadra e per il sistema calcio. Mi auguro che in futuro questo funzioni anche in termini di sistema. Per ritrovarci qui fra qualche anno e parlare di numeri diversi".

Termina ora l'incontro: La Tavola Rotonda "Le seconde squadre in Italia e in Europa modello per il futuro"