L'INSUFFICIENZA DI PROVE VALE O NON VALE? LA RABBIA DEL MONDO JUVENTINO

29.03.2024 09:00 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
L'INSUFFICIENZA DI PROVE VALE O NON VALE? LA RABBIA DEL MONDO JUVENTINO
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C'è profonda rabbia nel mondo Juventus tra i tifosi dopo la sentenza legata al caso Acerbi. Il motivo? Francamente che Acerbi potesse venire punito non interessa, solo lui sa quello che ha detto, se ha detto qualcosa di razzista, anche per sbaglio andava punito e basta. Ma questa è un'altra storia, la storia che fa arrabbiare i tifosi della Juventus è che una persona venga assolta per "insufficienza di prove" e di riscontri, la giusta "presunzione di innocenza" che dovrebbe valere sempre e che, invece, non è stato un concetto valido quando la giustizia sportiva ha colpito la Juventus.

Ci ricordiamo bene i mesi di squalifica ad Antonio Conte per la questione legata ad alcune partite e le parole di Carrobbio che dicevano una cosa e quelle di Conte un'altra, riscontri zero, così come riportato anche dai fatti, insomma, una questione che non aveva nessuna prova certa. In quel caso si arrivò ad una condanna, come mai?

E vogliamo parlare del processo Calciopoli o della più recente questione legata alle plusvalenze? Non ci venite a dire che le schede sim erano una prova e gli arbitri che sono stati considerati artefici della famosa cupola che portavano meno punti di quelli che non facevano parte della cupola? Insomma, elementi che si contraddicevano, prove inesistenti, qualsiasi tribunale avrebbe assolto tutti per insufficienza di prove, proprio come nel caso Acerbi, allora ci hanno raccontato che tocca all'accusato dimostrare la propria innocenza portando prove a riguardo.

E del tema plusvalenze ne vogliamo parlare, con operazioni che hanno colpito solo la Juventus e non tutti gli altri che hanno continuato a farle e che continuano anche a farle con giocatori che sono valutati arbitrariamente esattamente come faceva la Juve, perchè questo tipo di operazioni non può essere vietato e non deve esserlo, se no andrebbero perseguiti tutti.

L'ultima situazione legata ad Acerbi e Juan Jesus evidenzia come la giustizia sportiva sia troppo arbitraria, un frullatore da cui può uscire qualsiasi cosa e qualsiasi sentenza. Chi decide ha un'arbitrarietà immensa, troppo ci viene da dire, cosa strano, quando c'è la Juve di mezzo, la manoè pesante.

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