L'attacco fa vendere i biglietti, la difesa vincere le partite

L'attacco fa vendere i biglietti, la difesa vincere le partite. Evidentemente la lezione non è stata compresa da tutti, perché nelle ultime cinque gare la Juve ha preso undici reti. Più di due ogni novanta minuti. Vincere così non è semplice, perché la Juve prima o poi un gol lo fa - al netto di quanto speso per l'attacco - ma poi lo subisce anche. Spesso più di uno. Così dopo le prime due gare stagionali senza subire, ecco i tre con l'Inter, quattro con il Borussia Dortmund, uno con Verona e Atalanta, due con il Villarreal.
Sembrerebbe quasi un miracolo che non ci sia stata ancora una sconfitta. In parte lo è. Nell'anno scorso Thiago è stato ammalato di pareggite, ma solamente una volta è riuscito in una striscia di quattro "ics". Vero è che ne pareggiava più di vincerne, in generale, situazione che almeno in campionato non si è ancora verificata. Sì in assoluto: 4 pari e 3 vittorie nelle prime sette della stagione. Tudor ieri ha spiegato come quelli dietro stiano facendo meglio di tutti, certamente non è così difensivamente. Gatti va in gol ma nel frattempo si perde su Mikautadze e poi viene anticipato da Renato Veiga. Non è solo colpa sua, ma è un espressione di un tot di fattori.
La Juventus ha un problema in difesa, non in attacco. Più facile dare colpa ai Vlahovic o ai David, ma i numeri sono lì a testimoniare come qualcosa non funzioni dietro, più che avanti.
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