Katia Serra a RBN: "Professionismo, è il momento. Sarebbe un bene per tutti. Che Mondiale Giuliani!"
Katia Serra è intervenuta ai microfoni di Radio Bianconera durante Borcoampo per commentare il Mondiale delle azzurre e lo status del calcio femminile in Italia.
GIULIANI - "Eccezionale il Mondiale di tutte le ragazze e anche quello di Laura, che sta dando grande solidità insieme alla difesa per un'Italia che sta disputando un ottimo Mondiale. Tra l'altro lei nell'ultima stagione sportiva è migliorata tantissimo e oggi in questo Mondiale lo sta dimostrando".
PUNTO D'ARRIVO - "Loro raccolgono e soprattutto hanno la consapevolezza che dietro c'è stato un lavoro che è servito per aiutarle ad arrivare a questo punto dal punto di vista organizzativo. Ora c'è quella parte che mancava per essere messe nelle condizioni di fare calcio seriamente. Da parte nostra c'è grande contentezza per quello che stanno dimostrando sul campo perché rappresentano l'intero movimento, non solo sé stesse. Le siamo vicine, le sosteniamo e loro sono contente perché sono molto mature, consapevoli che il campo è solo una parte di ciò che rappresenta il movimento".
PERCORSO - "Negli anni 2003-2008 l'attenzione c'era e si era raggiunto un buonissimo livello, ma volutamente ci hanno tenuto dell'oblio. La politica sportiva di quegli anni, anziché valorizzare il calcio femminile, ha scelto di tenerlo a distanza. Tra ragazze però si parla, perché siamo animate dallo stesso spirito di dimostrare che il calcio è uno solo, e le ragazze nel 2015 non iniziarono il campionato perché stanche per ciò che non veniva fatto e dopo questa presa di posizione è cominciato un percorso e la stessa Federazione ha cominciato a prendere in considerazione le richieste, costruendo un percorso e l'ingresso dei club professionisti ha dato una marcia in più perché queste ragazze non sono professioniste, ma possono allenarsi come tali grazie alle strutture dei club di appartenenza".
PROFESSIONISMO - "E' il momento, il professionismo è necessario. Sarebbe anche funzionale agli interessi dei club, perché se le calciatrici ricevono offerte di lavoro dall'estero domani possono andare via senza essere trattenute. Introdurlo può voler dire portare nuove tutele a chi gioca, a partire dalla previdenza, ma anche per le società che oggi rischiano di investire a fondo perduto e vedere il proprio patrimonio calcistico evaporare da un momento all'altro senza possibilità di fare qualcosa. Per questo è così importante inseguirlo, anche perché la vita di una calciatrice è breve, chi ha giocato ad alto livello non ha maturato pensione ed è una vita in cui devi inseguire sempre e avere queste certezze permetterebbe a tante con tanta passione di investire il proprio tempo sul calcio. In passato tante tra calcio e lavoro hanno scelto il lavoro perché il calcio non offriva garanzia e chi come me ha investito sul calcio l'ha fatto con coraggio e passione che l'hanno fatto diventare una missione di vita".
TRE VOLTI MONDIALI - "Difficile sceglierne solo tre. Ne scelgo una per reparto: Giuliani per la difesa perché secondo me è stata decisiva contro l'Australia e anche ieri su quel tiro che si infilava sotto la traversa è stata una parata importante in un momento decisivo. A livello difensivo meriterebbero tutte, ma scelgo Laura perché fin dalla prima partita nel primo tempo contro l'Australia ci ha tenuto in gara. Fossimo andate sotto 2-0 e in quel momento le avversarie lo meritavano non so che Mondiale sarebbe nato. A centrocampo scelgo Manuela Giugliano in quanto la sua qualità tecnica e la sua intelligenza tattica unite alla capacità di trovare i tempi di aggressione sulle avversarie credo siano da grandissima calciatrice. In attacco scelgo invece Giacinti, ma non per il gol di ieri, ma perché ha uno spirito abbinato a doti atletiche eccezionali. I gol li hanno fatti Girelli, Bonansea, giocatrici straordinarie come tutte, ma mi piace lo spirito di Valentina che ha saputo aspettare il suo momento e si è fatta trovare pronta".