JUVE-SAMP COME INIZIO DI UNA SETTIMANA IMPORTANTE...

Sampdoria, Roma e Udinese: ecco le tre prossime avversarie della Juventus in campionato e in coppa Italia, all'interno di una settimana importante per questa stagione della Vecchia Signora. E non solo...
22.01.2011 19:58 di Thomas Bertacchini   vedi letture
JUVE-SAMP COME INIZIO DI UNA SETTIMANA IMPORTANTE...
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© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

Dopo la sconfitta subita a Bari nella prima giornata di questo campionato, la partita contro la Sampdoria disputata a Torino lo scorso 12 settembre 2010 sembrava potesse rappresentare per la Juventus quella dell’immediato riscatto.
Ai blucerchiati mancava Pazzini, al posto del quale giocò Pozzi. In quel pomeriggio non si notò alcuna differenza tra i due, se non nelle vocali e nelle consonanti che distinguono i rispettivi cognomi: aiutato da Cassano (a sua volta facilitato dalla marcatura troppo allegra di Motta…), l’attaccante ex Empoli aprì e chiuse un incontro che terminò con il risultato di 3-3.

Del Neri apprezzò l’atteggiamento positivo dei sostenitori bianconeri, rimasti delusi dal pareggio finale ma non per questo avari di applausi verso una formazione evidentemente in difficoltà e ancora da plasmare. Lo disse chiaro e tondo Marotta a fine incontro: "L’obiettivo dichiarato è la Champions League, i tifosi non vanno presi in giro. E’ giusto non perdere di vista il valore di avversari come Inter, Milan e Roma. Noi non abbiamo grandi campioni, qui ci sono ottimi giocatori che hanno bisogno di tempo per diventare una squadra vera. Non esiste la bacchetta magica, e contro la Sampdoria sei su undici erano nuovi rispetto alla scorsa stagione". Le dichiarazioni del tecnico di Aquileia furono sulla stessa lunghezza d’onda: "Anche con la Samp (la stagione precedente, ndr), all’inizio, avevo preso delle belle imbarcate. Poi, le cose sono migliorate col tempo".

Sergio Gasparin, direttore generale della squadra ligure, di Cassano disse tutto il bene possibile: "Il processo di maturazione di Antonio si è completato con la sua crescita come persona". Visti gli eventi posteriori ed il successivo trasferimento del giocatore al Milan, evidentemente mancava ancora qualche piccolo passo da compiere… I blucerchiati, ora, se lo troveranno di fronte la prossima settimana nei quarti di finale della coppa Italia, proprio allo stadio "Luigi Ferraris". Per l’addio di Gasparin da Genova bisognò attendere il 21 dicembre 2010, allorquando una nota della stessa società sul proprio sito annunciò l’accordo per la risoluzione contrattuale con il dirigente. Con tanti ringraziamenti.

Alla conclusione della seconda giornata in testa alla classifica c’era il Chievo, solitario, con sei punti. Il Milan aveva preso due ceffoni a Cesena (Bogdani e Giaccherini), Allegri non aveva ancora iniettato nella formazione titolare una buona dose di mediani per reggere il peso offensivo dei suoi attaccanti e Ibrahimovic, all’esordio, aveva deluso. Berlusconi se la prese con la terna arbitrale, scherzando sulla loro "provenienza": "Il problema è che spesso il Milan si imbatte in arbitri di sinistra".

Rovesciando il calendario per arrivare al giorno d’oggi, Federico Macheda ha preso il posto che fu di Cassano accanto a Giampaolo Pazzini. Insieme guideranno l’assalto ad una Vecchia Signora che non può permettersi di commettere altri passi falsi per non perdere ulteriore terreno nei confronti delle primissime della classe. Sampdoria domani pomeriggio, Roma giovedì prossimo in coppa Italia e Udinese nel posticipo serale di domenica 30 gennaio: tre gare importantissime concentrate in una settimana, nella quale la Juventus si giocherà il proprio futuro nella stagione in corso attraverso le due competizioni che le sono rimaste da disputare dopo l’uscita dall’Europa League.
Senza dimenticare che anche la prossima, quella che la vedrà protagonista nel suo nuovo stadio, dipenderà in parte da quanto di buono Madama riuscirà a fare in questa, senza trascurare quanto accadrà nelle ultime giornate della sessione invernale di calciomercato che si concluderà il 31 gennaio. Dopo ci sarà soltanto tempo per lavorare. Nella speranza di non dover rimpiangere qualche operazione non andata a buon fine.
Il tempo non manca: lo si usi a dovere.