GIUSTIZIA SPORTIVA DA RIFORMARE ORA? MA FATECI IL PIACERE, GUARDATE IN PREMIER!

Giustizia sportiva da riformare? Si, certo, ma guardando all'estero. All'estero tutelano il campionato, tutelano le partecipanti e fanno sistema non guardando ai campanili.

L'esempio? Quello che è successo in Spagna, dove il Barcellona e' stato accusato ed ora non se ne parla più, stesso discorso per la Premier con il caso City. Il City nel febbraio 2020 era stato provvisoriamente bandito dalle competizioni Uefa per due anni proprio per presunte violazioni dei regolamenti del FFP, ma la sanzione era stata annullata dal Tribunale Arbitrale dello Sport nel luglio dello stesso anno. Nulla di fatto, quindi.

Stessa cosa quest'anno con il club inglese che è stato deferito dopo un’indagine durata 4 anni. Rischia punti di penalizzazione o l’estromissione dal campionato. La risposta del club: «Prove inconfutabili, ben venga la commissione indipendente». Ora non ne parla nessuno e nessuna accusa è più evidenziata anche per non rovinare l'immagine della premier. 

In Italia non è bastato il casino del 2006, basato sul nulla e che ha finito solo per fare una cosa, distruggere la Juventus, che era troppo forte. Ora dopo nove scudetti, era tornato il momento di danneggiare i bianconeri, del resto il prodotto ora con quatrro squadre diverse che vincono in quattro anni è più bello, questo dicono. Prima quando vinceva la Juve era brutto, quando c'era Ronaldo era brutto...

Quindi che bisogna fare? Accusare la Juventus di plusvalenze fittizie ed andare a demonizzare una manovra stipendi che prima era esaltata come modello di buona gestione. 

Ora ci parlano di giustizia da riformare, ma più che altro vorremmo regole certe da rispettare e processi equi e non unidirezionali. Speriamo che questa volta qualcuno vada fino in fondo al tar e faccia capire a questi signori che se decidono per loro convinzioni di tifo e passione, poi pagheranno di tasca propria. 

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