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Stevens, ex allenatore di McKennie: "Aveva tanta voglia di fare, in Italia è migliorato tantissimo". E il consiglio da papà: "Non diventare mai troppo sicuro di te stesso"

26.01.2021 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Stevens, ex allenatore di McKennie: "Aveva tanta voglia di fare, in Italia è migliorato tantissimo". E il consiglio da papà: "Non diventare mai troppo sicuro di te stesso"
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© foto di Image Sport

E' stato uno degli allenatori di Weston McKennie allo Schalke 04, ma quando l'americano non era ancora nato Huub Stevens si fece conoscere in Italia per aver dato un grosso dispiacere all'Inter. Come? Per aver sconfitto ai rigori i nerazzurri nella doppia finale di Coppa Uefa del 1996-97. Quello storico successo permise ad Huub di essere uno dei tre a vincere quella competizione sia da calciatore che da allenatore. La nostra redazione lo ha contattato telefonicamente, in esclusiva, per parlare approfonditamente del giovane talento bianconero e non solo:

In Italia si sono innamorati tutti di McKennie. Si aspettava subito questo grande successo per Weston?

"Non sono rimasto affatto sorpreso, Weston è sempre stato un giocatore di talento, l'ho pensato subito fin dalla prima volta che l'ho incontrato. Lui può avere successo ovunque, ma non dovrà mai diventare troppo sicuro di sé. Questo potrebbe rivelarsi una grossa trappola".

In che modo l'ha impressionata al suo arrivo allo Schalke 04?

"Era un ragazzo che aveva voglia di fare, non mollava mai. Doveva rientrare da un infortunio e quindi giocò la parte finale della stagione, ma ricordo partite disputate in maniera molto intensa ed intelligente. Sono qualità che si vedono ancora oggi".

In effetti, McKennie ad oggi rappresenta ormai una garanzia in casa Juventus.

"Un giocatore con le sue qualità non è facile da trovare. Chi non lo ha, inevitabilmente, ne sente eccome la mancanza, E' rapido nel pensare, ha personalità, è abile nei duelli e non ha mai paura dei contrasti, è bravo ad inserirsi e se nel top della forma è anche molto veloce".

Weston venne schierato come difensore centrale e centrocampista nei tre mesi in cui lo allenò allo Schalke 04. Al contrario di Pirlo, che invece lo sta usando prevalentemente come esterno alto. Crede che il tecnico italiano ha capito come sfruttare a pieno il suo talento?

"Penso che il talento non lo si sfrutti solo in una zona specifica del campo. Se un calciatore è bravo, rende ovunque. Pirlo, che a mio parere si sta comportando molto bene alla Juventus, è un buon coach per Weston. Lo sta dimostrando, in Italia è migliorato tantissimo".

Si ringrazia Huub Stevens per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.