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Raffaele Palladino: "Scudetto in mano alla Juventus. A Sarri serve tempo. Dybala nuovo simbolo bianconero".

15.07.2020 13:00 di Quintiliano Giampietro   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Raffaele Palladino: "Scudetto in mano alla Juventus. A Sarri serve tempo. Dybala nuovo simbolo bianconero".
TuttoJuve.com

E' cresciuto nelle giovanili della Juventus, poi quattro stagioni con la prima squadra in due diverse esperienze. Raffaele Palladino, ex attaccante attualmente tecnico del Monza Under 15, in esclusiva a TuttoJuve.com ha parlato della lotta scudetto e non solo.

Sassuolo e Lazio: per la Juventus sono le tappe decisive in chiave scudetto?

"Io credo che il titolo sia già in mano alla squadra bianconera. Conosco bene il Dna della Juventus e riuscirà a capitalizzare al meglio il vantaggio sulle rivali. Sono certo che già contro il Sassuolo riscatterà le ultime due prestazioni contro Milan e Atalanta, figlie anche di un calo comprensibile dopo un inizio alla grande del periodo post Covid. Qualche speranza poteva averla l'Atalanta se avesse vinto lo scontro diretto".

Ogni volta che la Juventus perde o comunque fornisce una prestazione negativa, Sarri finisce nel mirino di critica e tifosi. Qual è il suo giudizio sul lavoro del tecnico bianconero?

"Per come vedo io il calcio, Sarri è un grandissimo allenatore, un maestro nel dare un'impronta alle sue squadre. Alla Juventus conta innanzitutto vincere e al momento i risultati stanno dando ragione al tecnico, mentre il gioco si è visto solo a sprazzi. Sarri deve essere valutato nell'arco di 2/3 anni, anche se credo stia trovando il giusto compromesso tra la sua filosofia calcistica e le caratteristiche di fuoriclasse come Ronaldo e Dybala".

Quindi se dipendesse da lei, lo confermerebbe a prescindere?

"Assolutamente sì e credo che la Juventus lo confermerà".

Tornando ai calciatori, Dybala sta disputando una stagione strepitosa. In futuro può diventare il nuovo simbolo della Juventus e vincere il Pallone d'Oro?

"Vincere il Pallone d'Oro non è facile, bisogna segnare almeno 20 gol l'anno e fare la differenza. Dybala comunque è in un ottimo momento di forma perché ha trovato la giusta posizione in campo ed è imprescindibile per Sarri. Sicuramente l'argentino ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo simbolo bianconero".

Della sua esperienza alla Juventus ha qualche rimpianto?

"In bianconero ho vissuto anni bellissimi. Nelle giovanili ho vinto tanto e ho avuto la fortuna di lavorare con Gasperini. In prima squadra, dopo essere ritornato dal doppio prestito Salernitana-Livorno, ho avuto Deschamps come allenatore ed è stato amore a prima vista, un grande anche come uomo. Nel campionato di Serie B mi faceva giocare sempre. Il rimpianto è la mancata conferma del tecnico francese, la mia carriera poteva essere diversa alla Juventus".

Come allenatore a chi s'ispira?

"La mia carriera da tecnico è appena iniziata. Io cerco di prendere il meglio dagli allenatori bravi che ho avuto come Deschamps e Lippi, ma m'ispiro a Gasperini. Lui è un vero maestro di calcio, un fenomeno. Ora tutti lo elogiano, io ne parlo da oltre 10 anni: sta giustamente raccogliendo i frutti di ciò che ha seminato".