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Massimo Bonini: "Juve vinci la Champions, così non parlano più del triplete. Prenderei Chiesa e Castrovilli"

22.05.2020 15:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Massimo Bonini: "Juve vinci la Champions, così non parlano più del triplete. Prenderei Chiesa e Castrovilli"
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex centrocampista campione d'Europa e del mondo con la maglia della Juventus, Massimo Bonini, per parlare degli ultimi avvicendamenti in casa bianconera e non solo:

Oggi si celebra il ventiquattresimo anniversario dalla vittoria della seconda Champions. Questa Juve può aspirare a vincerla?

"La Champions è una brutta bestia, perché devi arrivare sempre nelle giuste condizioni e non devi mai fare errori di nessun genere. Lo scorso anno, purtroppo, non è andata bene per il semplice fatto che sono mancati i giocatori importanti nelle partite che contavano. Quest'anno è un terno al lotto, il riposo forzato costringerà tutte le squadre a partire nelle stesse condizioni. E quindi potrebbe non esserci una vera e propria favorita. Per questo spero nella Juve, almeno basta con questo triplete celebrato da altri (sorride ndr)".

Ritornando su quella del 1996, a tuo parere, quali erano le caratteristiche che quella Juve aveva in comune con la tua che trionfò nel decennio precedente?

"Erano due grandissime squadre, entrambe con la stessa mentalità vincente. Il fattore comune è che non sono state delle meteore, anche loro hanno ripercorso il nostro cammino vincendo in Italia e la Coppa Intercontinentale a Tokyo. La formazione allenata da Lippi non era piena zeppa di campioni del mondo, però si vedeva che il gruppo era bellissimo come il nostro".

Sei troppo di parte se ti chiedo quale fosse la squadra più forte?

"Sicuramente la nostra e basta, senza discussione (sorride ndr). Scherzi a parte, il periodo era differente e quindi è difficile stabilire quale fosse la più forte. Il calcio rispetto ad allora è un po' cambiato, ci sono pochissimi italiani e questo non fa bene alla Serie A. Bisognerebbe lavorare di più sul settore giovanile, a mio parere stiamo facendo troppo poco. Manca il made in Italy".

Tanti addetti ai lavori, negli ultimi giorni, stanno rimarcando questo aspetto. Quali giocatori italiani vedresti bene alla Juve?

"Il primo che mi salta in mente molto interessante è Chiesa, anche il suo compagno di squadra Castrovilli è un grande giocatore. Così come Zaniolo e Pellegrini della Roma, che altri due giovani importanti del nostro calcio. C'è ancora tanta differenza, però, dal giocare in squadre dove arrivando a metà classifica fai una grandissima stagione e in altre, come Juve, Milan ed Inter, dove non puoi sbagliare. La mentalità è differente".

Non lo hai citato, ma nelle ultime righe è palese il riferimento a Tonali.

"Lui è un altro grandissimo giocatore, ma giocare nel Brescia comporta un tipo di pressione molto differente rispetto a quella che ti sottopone un grande club come la Juventus. Il tipo di mentalità è davvero differente. Quando indossi la maglia dei top club sei sempre nel centro del mirino, devi stare attento ad ogni singolo comportamento e a che cosa scrivi sui social. Sei più esposto mediaticamente alle critiche dei giornali e dei tifosi".

Come vedresti il doppio scambio Pjanic-De Sciglio per Arthur-Semedo?

"Fermo restando che non mi priverei di un giocatore italiano, conosco Arthur e lo ritengo un buon giocatore. In questi anni, la società bianconera ha sempre dimostrato di saper scegliere bene i giocatori di talento e di arrivar prima su quelli in scadenza. E' sempre stata brava a mantenere una rosa composta da top player, riuscendo a dare il giusto ricambio. Confido molto nel loro lavoro".

C'è un nuovo Massimo Bonini che consiglieresti alla Juve di prendere?

"E' difficile dire se ad oggi ci sia un altro Massimo Bonini, anche perché molto dipende dal modo in cui gioca la squadra. Un calciatore, per intenderci, deve essere funzionale al gioco altrimenti è inutile. La mia Juve, ad esempio, era una squadra molto sbilanciata in avanti, pensiamo che Scirea faceva il centrocampista aggiunto e i due esterni erano Gentile e Cabrini".

Si ringrazia Massimo Bonini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.