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Lioi (Ag. De Winter): "Basta U23, presto contatti con la Juve per il suo futuro. E' richiesto da club italiani ed esteri. Obiettivi? Diventare una bandiera come Chiellini..."

25.05.2022 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Lioi (Ag. De Winter): "Basta U23, presto contatti con la Juve per il suo futuro. E' richiesto da club italiani ed esteri. Obiettivi? Diventare una bandiera come Chiellini..."
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'agente di NGA Sport che cura gli interessi del talento Koni De Winter, Fabrizio Lioi, per parlare approfonditamente dell'esordio dal primo minuto con la maglia bianconera e non solo:

Quale è il tuo giudizio sulla stagione di Koni?

"Per me è positivo, sono stati raggiunti tutti gli obiettivi che il ragazzo si era prefissato a livello individuale. Lui aveva l'obiettivo di disputare un'intera annata in U23, di allenarsi e provare ad esordire con la prima squadra, di diventare titolare con l'U21 belga e di qualificarsi per l'Europeo di categoria".

Gli obiettivi a livello individuale sono stati raggiunti, ma quale sarà il percorso da seguire per il prossimo anno?

"Koni può percorrere due possibili strade il prossimo anno: restare in prima squadra con la Juventus, oppure andare in prestito in un campionato vero come può essere la Serie A. L'U23 è stato un ottimo trampolino di lancio, perché quest'anno è cresciuto davvero tanto".

Quindi ci confermi che non resterà più in U23?

"Lo confermo al 100%, non lo rivedremo più con la formazione U23".

Hai già avuto colloqui con la società per il suo futuro?

"No, non ne abbiamo ancora parlato. La dirigenza e lo staff tecnico lo stima molto, l'unico punto interrogativo presente riguarda che cosa è meglio per lui. Valuteremo con la società il percorso da intraprendere, cercheremo di raggiungere il giusto compromesso rispettando quelli che sono gli obiettivi da raggiungere. E' un giocatore molto richiesto sul mercato, ma tra noi e la Juve non ci sono segreti. C'è interesse dall'Inghilterra, dall'Olanda, dalla Germania, è molto appetito anche in Italia. Ne parleremo, c'è ancora molto tempo".

Koni, tra l'altro, non ha ancora compiuto vent'anni, un aspetto questo da tenere molto in considerazione.

"Ha talento, margine di crescita ed è un alto profilo, ambisce a diventare uno dei migliori cinque difensori al mondo. E per me potrà riuscirci. Nelle due sfide col Padova, con tutto il rispetto, non ha fatto toccare palla agli attaccanti. Al termine di quella prestazione è come se avesse detto: 'Ok, è ora di passare allo step successivo'. Ora avrà bisogno di giocare contro avversari migliori".

Però la Serie C lo ha molto migliorato a livello di prestazioni, o sbaglio?

"Sì, nella maniera più assoluta. Ad inizio stagione c'era qualche perplessità sulla categoria, ma Koni è uscito arricchito da questa esperienza. E' stato importante avere accanto un giocatore come Poli, il feeling era ottimo. Per lui, Miretti e Soulé, il percorso corretto da seguire è questo".

Per chi non lo sapesse, nelle ultime settimane è riuscito anche ad allenarsi con la nazionale maggiore belga. Come è andata?

"E' andata piuttosto bene, molto utile a livello di esperienza. Il Belgio ha davvero un ottimo progetto per i giovani, è più serio di quello di qualche club. Il ct Martinez ha deciso di aggregare sei giovani dell'U21 e li richiamerà ancora per uno stage nei prossimi mesi. Crede molto nel suo potenziale".

Anche qui il cammino sembra già tracciato: un giorno arriverà ad esordire con la nazionale maggiore?

"Prima c'è da pensare all'Europeo, poi al termine della Coppa del Mondo diventerà pian piano un giocatore in pianta stabile della nazionale maggiore allenata da Martinez. Le aspettative su di lui sono molto alte".

C'è un ricordo che ha voluto condividere con te riguardo la prima squadra bianconera?

"Tutti i giovani vogliono arrivare in prima squadra. L'esordio e il debutto in Champions come il più giovane titolare del club è stato il lungo coronamento di un sogno. Koni è partito da una squadra molto piccola di Anversa ed è arrivato a meritarsi tutto ciò che ha guadagnato, lo conosco da molti anni e sono consapevole di quel che ambisce nella vita. Prima sognava questo momento ad occhi aperti, ora lo vede come un obiettivo".

Ha, dunque, un obiettivo in mente?

"Vuole fare ciò che ha fatto Giorgio Chiellini, ovvero diventare una bandiera per il club in cui è protagonista. Nella sua testa, c'è la voglia di giocare con la prima squadra della Juventus. Lui non vuole andar via da qui, ad oggi vorrebbe diventare un simbolo bianconero".

Si ringrazia Fabrizio Lioi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.