esclusiva tj

Legrottaglie su De Ligt: "Non si è mai davvero inserito, giusto venderlo se vuole partire"

Sbagliato trattenere un giocatore scontento, secondo l'ex bianconero. "Al suo posto? In difesa non serve per forza il grande campione".
26.06.2022 14:40 di Marco Spadavecchia   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Legrottaglie su De Ligt: "Non si è mai davvero inserito, giusto venderlo se vuole partire"
TuttoJuve.com
© foto di Federico De Luca

Salutato Chiellini, ora la Juve rischia di perdere anche De Ligt. In un reparto, quello difensivo, che Nicola Legrottaglie conosce bene. In fondo, se il Chiello è diventato uno dei centrali più forti al mondo lo deve anche a una sua fortunata intuizione. "Suggerii a Ranieri di spostarlo al centro" ha ricordato a RBN pochi mesi fa Legrottaglie, che torna a parlare di difesa ragionando sulla possibile partenza dell'olandese. "Sarebbe interessante capire quale sia il vero motivo di questa decisione - le parole a Tuttojuve dell'ex centrale, oggi allenatore -. Se il ragazzo fosse davvero convinto di voler partire non so quanto converrebbe alla Juventus tenerselo in casa contro la sua volontà".

Dovesse partire, come giudicherebbe le tre stagioni di De Ligt in bianconero?
"Come caratteristiche a me il giocatore è sempre piaciuto. Credo, però, che non si sia mai davvero inserito nell'ambiente. Non gli ho mai visto una vera leadership, dall'esterno lo si è percepito un po' in disparte rispetto al gruppo. Diciamo che non ha fatto di tutto per farsi volere bene". 

De Ligt uscente è della stessa scuderia di Pogba entrante. Questo status peserà sulla trattativa per la sua cessione?
"La Juventus non farà certamente muro con l'entourage del giocatore ma lo cederà una volta pronta una valida alternativa. O almeno c'è da aspettarselo. Non credo che la Juve voglia sbilanciarsi prima di trovare una soluzione".

L'olandese lascerebbe la Juve dopo l'addio di Chiellini. Serve un altro grande nome per la difesa?
"Non è detto che con il grande campione si faccia per forza meglio, soprattutto in difesa. Quello che conta è il lavoro di reparto, che spesso sopperisce alla qualità del singolo. Anche perché sono pochi quelli forti. Bremer sarebbe un giocatore all'altezza, certo, ma a fronte di un investimento importante. Stessa cosa per quanto riguarda Koulibaly". 

E' d'accordo con Marotta, quindi, che un difensore sia più facile da sostituire rispetto a un attaccante?
"Sono d'accordissimo. Ripeto, il difensore te lo puoi inventare anche grazie a una buona organizzazione di reparto. Senza il grande campione servono dei buoni giocatori con le caratteristiche giuste, profili in grado di completarsi con i compagni".