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Josè Luis Vidigal: "Juve leone ferito nell'orgoglio, per lo Sporting una finale. Bianconeri un po' appagati. Pjanic? Il suo rientro sarà fondamentale"

18.10.2017 09:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Josè Luis Vidigal: "Juve leone ferito nell'orgoglio, per lo Sporting una finale. Bianconeri un po' appagati. Pjanic? Il suo rientro sarà fondamentale"
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© foto di Federico De Luca

In Italia lo ricordiamo con le maglie di Napoli, Livorno ed Udinese, ma Josè Luis Vidigal non si è di certo dimenticato dell'Italia. Ai microfoni di TuttoJuve, l'ex centrocampista dello Sporting Club de Portugal ha espresso la sua opinione sul match di stasera e non solo:

Vidigal, partiamo dal match di stasera. Quali sono le tue considerazioni?

"Per lo Sporting sarà una finale, perchè se non vinci a Torino diventa poi difficile andar davanti. Sarebbe interessante una vittoria qui per poi giocarsela più comodamente a Lisbona".

La Juventus, in Portogallo, viene vista in crisi?

"Sì può parlare di crisi di risultati, non di crisi nel gioco. Questa Juventus è un leone ferito nell'orgoglio e per lo Sporting sarà un pericolo in più. I bianconeri vorranno ribadire in questo match la sua forza e la sua qualità".

Si affronteranno due squadre con una mentalità completamente differente.

"E' vero, sono due squadre dalla differente mentalità. La Juventus è favorita per via del suo blasone, ma lo Sporting sta vivendo un ottimo momento e la difesa è un suo punto di forza. Ci sono diversi giocatori importanti come Coentrao, Carvalho e Fernandes, in avanti c'è il nazionale Bas Dost che può sempre far male. Il Barcellona qui ha faticato e se la Juventus non avrà rispetto dello Sporting, farà una grossa fatica".

Chi vincerà questa sera?

"Premetto che tiferò Sporting (sorride ndr), la squadra sta vivendo un buon momento di crescita e sicuramente verrà a Torino per provare a strappare almeno il pareggio. Pronostico? 51% Juventus e 49% Sporting".

Pjanic, secondo te, è il giocatore più importante del centrocampo bianconero?

"Non lo vedo come il più importante, ma Pjanic è un gran giocatore. Il suo gioco si avvicina a quello di Pirlo nel controllo di palla e nella costruzione, ma non giocano nella stessa posizione. Tecnicamente è fortissimo, molto intelligente dal punto di vista tattico e il suo rientro sarà fondamentale".

Quindi come vedi il centrocampo bianconero? Pensi sia il reparto più vulnerabile?

"Penso che negli ultimi anni, il centrocampo sta cercando di ritrovarsi dopo la partenza di Pirlo che era la guida in questo reparto. Non è facile rimpiazzare questi calciatori e non ci sono altri calciatori come lui. Però c'è un altro problema: vincere sempre non è mai facile. L'esempio perfetto è l'addio di Guardiola, che è dovuto andar via da Barcellona perchè non riusciva a stimolare i giocatori. E la Juve sta soffrendo un po' questo, infatti sono d'accordo con Allegri quando dice che 'ogni tanto le sconfitte fanno bene'. Ha suonato la carica a questi ragazzi, perchè c'è ancora da vincere".

Oltre al problema di condizione e di alcuni suoi singoli, c'è appagamento?

"Non c'è problema nella condizione. Come dicevo prima, il vincer sempre ti porta ad affrontare superficialmente gli avversari, perchè pensi di aver già vinto. Questo accade spesso nel subconscio dei calciatori, ecco il perchè queste sconfitte possono servire ad invertir la rotta".

Si ringrazia Josè Vidigal per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.