ESCLUSIVA TJ – Arthur, il professor Pino Capua: “Se tutto va bene recupero in 3/4 settimane. Intervento soluzione estrema"

16.02.2021 11:30 di  Quintiliano Giampietro   vedi letture
ESCLUSIVA TJ – Arthur, il professor Pino Capua: “Se tutto va bene recupero in 3/4 settimane. Intervento soluzione estrema"

Juventus alle prese con l'infortunio di Arthur. Il centrocampista brasiliano è fermo per una calcificazione post traumatica alla gamba destra, nella zona interossea fra tibia e perone. Ne abbiamo parlato con il professor Pino Capua, Direttore di Medicina dello Sport dell'ospedale San Camillo di Roma.

Professore, ci aiuti a capire l'infortunio di Arthur...

"Si tratta di un trauma dei tessuti molli. Questo provoca una specie di grumo, un edema che la maggior parte delle volte si riassorbe e guarisce, in alcuni casi invece s'indurisce e può calcificarsi, provocando dolore, come nel caso di Arthur”.

Dopo la botta rimediata contro l'Atalanta il brasiliano ha giocato di nuovo, salvo poi fermarsi...

“Potrebbe aver preso un'altra botta nella stessa zona, evidentemente la parte si è calcificata rispetto al trauma precedente, quindi ha provocato nuovamente dolore. In sostanza è una seconda fase post traumatica”.

Quali possono essere i rischi?

“E' una patologia fastidiosa e dolorosa, ma a mio avviso non particolarmente grave”.

Il fatto che la calcificazione si trovi nella membrana interossea tra tibia e perone, rende più complicata la situazione?

“Per un calciatore è sicuramente un punto delicato rispetto ad altre parti del corpo e il dolore è forte. Con un'adeguata terapia nella sede della calcificazione e una cura specifica, però, dovrebbe guarire”.

Tempi di recupero?

“In questo caso non è facile fare una previsione perché si tratta di un evento imprevedibile. Se tutto va bene dobbiamo parlare di 3/4 settimane”.

L'intervento è da escludere?

“Non posso dirlo. Il mio è un giudizio da esterno, non avendo visto il ragazzo parlo in generale rispetto a questo tipo di patologia. Mi auguro che non ci siano le condizioni per arrivare a questa soluzione. L'intervento deve essere l'estrema ratio”.