Calciopoli, l'ex guardalinee Coppola accusa l'Inter!

04.12.2009 15:00 di  Cristiano Tropea   vedi letture
Calciopoli, l'ex guardalinee Coppola accusa l'Inter!
TuttoJuve.com

Clamorose dichiarazioni rilasciate dall'ex guardalinee Rosario Coppola, nel corso dell'udienza su Calciopoli. L'ex assistente Can, ha accusato l'Inter per un "caso Cordoba". Secondo Coppola, ci sarebbero state pressioni da parte dell'ex designatore Gennaro Mazzei per ammorbidire il referto relativo all'espulsione del difensore dell'Inter, in occasione della gara di campionato contro il Venezia del 16 settembre 2001, dopo la quale, Cordoba era stato poi squalificato per due turni. Coppola ha riferito di avere ricevuto una chiamata da Mazzei che lo avvisava: "Ti chiameranno quelli della Disciplinare, perché l’Inter ha fatto reclamo e s’è lamentata. Per loro è una sbracciata e non un pugno (Cordoba a Bettarini), è una società importante, mi disse…..". Ma:  "Io mi rifiutai e da quel momento la Serie A non l'ho più vista". 
Secondo quanto dichiarato dall'ex guardalinee, tutte le società di calcio, in particolare quelle "che avevano un peso maggiore", raccomandavano e facevano segnalazioni.

Il test  ha detto, inoltre, che quando esplose lo scandalo, raccogliendo un appello alla collaborazione dell'ex procuratore Borrelli, si presentò spontaneamente dai carabinieri per rendere dichiarazioni sul sistema delle designazioni nonché delle segnalazioni che provenivano dalle società di calcio."Dopo l'appello di Francesco Saverio Borrelli, mi presentai spontaneamente dai carabinieri per parlare di alcuni episodi che avevano riguardato l'Inter - ha dichiarato Coppola -. Da quel momento in poi non ho più fatto la serie A e questo è solo uno degli episodi che potrei raccontare".
Rosario Coppola ha sostenuto che la vicenda "Cordoba", non fu tuttavia verbalizzata dai carabinieri in quanto agli investigatori "non interessava", perchè ciò non emergeva dalle intercettazioni telefoniche in possesso degli inquirenti. Coppola si è soffermato, infine, sul ruolo dell'ex dirigente milanista Leonardo Meani presso il quale molti guardalinee, a suo dire, si facevano raccomandare. Gli assistenti, a loro volta, cercavano di farsi raccomandare dai dirigenti delle società «per avere visibilità ed essere in un certo giro».