A MENTE FREDDA – Allegri continua a glissare, ma Juve-scudetto si può
La Juve conquista ancora una volta la vetta momentanea, porta il Napoli a -12 e compie un passo importante in chiave Champions, ma ormai non può più nascondersi sulla corsa scudetto. I numeri parlano chiaro: decimo risultato utile consecutivo (8 vittorie e 2 pareggi), nona gara senza prendere gol. Forse nessuno immaginava che i bianconeri potessero tenere testa all'Inter, considerata da tutti la super favorita per la conquista del titolo. Allegri però continua sulla scia del profilo basso: “Dobbiamo continuare a lavorare, non bisogna pensare a quello che sarà”. Sotto questo aspetto sono invece più aperti i giocatori e la parola magica nello spogliatoio è sdoganata da qualche settimana.
A proposito di singoli, anche contro il Napoli la Juve ha dimostrato il suo spirito operaio, riscontrabile in tre facce. La prima è di Gatti. Il difensore firma il terzo graffio stagionale e sempre decisivo (Derby, Monza e Napoli), palesando peraltro un carattere non comune. Il grave errore di Reggio Emilia avrebbe steso chiunque, lui invece ha reagito, crescendo gara dopo gara e diventando un perno della difesa. Al momento insostituibile. Poi McKennie e Cambiaso. Lo statunitense, la scorsa estate con le valigie pronte, finora è sempre stato uno dei migliori per rendimento, anche quando si è dovuto adattare come quinto a destra del centrocampo. Posizione ormai appannaggio dell'ex Bologna, come Weston duttile e bravo in entrambi le fasi, suo peraltro il cross per capocciata vincente di Gatti. Chiesa niente gol, ma prestazione ben sopra la sufficienza. Stecca ancora una volta Vlahovic: urge inversione di tendenza.