Maceta news - FIAT voluntas Juve
È stata ricevuta in udienza privata da Papa Francesco la delegazione della Juventus composta dal presidente Andrea Agnelli, l’ad Giuseppe Marotta, il tecnico Antonio Conte e il capitano Gigi Buffon. «Provo grande orgoglio», ha detto Agnelli al Papa. «E io tanto Bergoglio», ha risposto Lui. L’incontro è durato circa un’ora e mezza, 94’ se si considerano i supplementari. Al 78’ Conte ha chiesto al Cardinal Bertone di scaldarsi e prepararsi a sostituire Bergoglio, poi si è scusato: «È la forza dell’abitudine», ha spiegato. Il Santo Padre l’ha perdonato e gli ha dato due giornate di squalifica. Il pontefice ha voluto parlare a quattr’occhi con l’allenatore; Francesco e Antonio, come i due omonimi santi.
Conte gli ha rivelato di aver parlato all’uccellino di Del Piero.
Il Santo Padre avrebbe voluto intrattenere gli ospiti con una parabola, ma Marotta gli ha detto che ce l’hanno già, quando a Vinovo hanno fatto l’abbonamento a Sky Calcio. Allora Papa Francesco ha voluto fare un esorcismo, recitando una preghiera di liberazione dal Diavolo, cioè il Milan, però invece di Padre Amorth si è manifestato Padre Galliani, quindi il tentativo è fallito.
Al termine dell’incontro, Sua Santità ha salutato la delegazione bianconera, invitando Angelli a tornare, ma non a Pasqua. Il Papa si è raccomandato con Conte di spronare i giocatori juventini a fare i bravi e Conte ha promesso: «Saremo più Bonucci». Dopo l'udienza, la rappresentanza bianconera ha continuato la visita in Vaticano. Guardando la Sistina a Buffon sono venute in mente tutte le cappelle che ha fatto.