LETTERA DEL TIFOSO Christian: "Uno di noi"

23.05.2018 00:25 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
LETTERA DEL TIFOSO Christian: "Uno di noi"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

I migliori piacciono a molti, ma non a tutti.

Probabilmente, proprio per questo, sono i migliori, i più forti. Dei veri, autentici numeri uno.

 

Fra i pali, sei stato il numero uno dei numeri uno, per quasi un quarto di secolo.

Forse, numero uno lo sei stato in senso assoluto.

 

Nessuno di noi appassionati della Signora ti dimenticherà mai.

Non potremo dimenticare il muro, spesso invalicabile, che hai rappresentato come difensore estremo della Juventus. Le parate miracolose che ci hanno fatto esultare come e più di un goal. Il chiedersi dove avessi potuto mai tirar fuori quel riflesso, quello scatto, quello schiaffo preciso al pallone, determinanti nello spedirlo via, lontano dal "sacro" specchio della nostra porta.

Non potremo certo scordare quel luglio, quel 2006 mondiale, quell'opera d'arte perfetta con cui al supplementare ricacciasti in gola al tuo amico Zizou il grido di esultanza, lassù sopra la traversa, presagio di un trionfo magico e assoluto.

 

Soprattutto, non potremo mai dimenticare il portiere che perde ai rigori una finale di Champions, ma che il giorno dopo è in prima fila, assieme ai suoi compagni, al Gaslini di Genova, per portare un poco di conforto a tanti bimbi sfortunati. Il Capitano che si congratula, uno ad uno, con gli avversari che lo hanno appena sconfitto e minacciano di insidiargli seriamente l'ultimo trofeo. L'Uomo imbarazzato che reagisce ed applaude a scena aperta l'inno di una nazione che non è la sua, ma merita sempre e comunque il massimo rispetto, mentre un intero stadio in preda a spasmi di inciviltà sporca l'immagine del Bel Paese con i suoi fischi beceri.

 

Nessuno è perfetto.

Eppure, sul prato verde, in tante e tante circostanze, a quella perfezione ti sei avvicinato molto.

E se qualche occasionale uscita a vuoto c'è stata, dentro e fuori dal campo, è stata solo la naturale e trascurabile conseguenza di una personalità unica ed eccezionale, di un pensiero mai banale, di un sincero e schietto modo di essere e comportarsi, in linea con le proprie idee e solo con quelle. Sempre, ostinatamente lontano da qualsiasi ipocrisia.

 

Per diciassette anni sei stato il baluardo più forte che si potesse desiderare, per otto il nostro grande Capitano.

Grazie di cuore Gigi, onore a te.

Che tu smetta o decida di provare una nuova sfida, sarai sempre orgogliosamente parte della grande famiglia bianconera, un fantastico compagno di viaggio con il quale abbiamo vissuto tanti straordinari anni di Juventus.

Semplicemente, uno di noi... che presto contiamo tutti di rivedere nuovamente a Torino, con un ruolo diverso ma con lo stesso obiettivo di sempre: vincere ancora, insieme.

Christian