Rui Borges sulla Coppa di Lega: «È un trofeo che vogliamo vincere a tutti i costi»

Rui Borges sulla Coppa di Lega: «È un trofeo che vogliamo vincere a tutti i costi»

L’allenatore dello Sporting ha presentato la sfida contro l’Alverca, a sole 48 ore dalla partita di campionato contro il Tondela. Ha ammesso che ci saranno dei cambiamenti nell’undici titolare.

Dopo la trasferta di Tondela, dove lo Sporting ha conquistato tre punti nella 9ª giornata di campionato, l’allenatore Rui Borges ha commentato, ai microfoni della televisione del club, il record stabilito dalla sua squadra per numero di tiri: 29 in totale, di cui 15 nello specchio.

«Mi avrebbe preoccupato se non fossimo riusciti a creare occasioni. Invece lo abbiamo fatto, ed è segno che siamo dinamici, concentrati, che giochiamo con piacere. La squadra l’ha dimostrato: sbagliare fa parte del gioco. Col tempo miglioreremo la finalizzazione, ci lavoriamo ogni giorno. A volte dipende dall’ispirazione nostra, altre da quella dell’avversario, e ieri abbiamo trovato un grande portiere che ci ha negato altri gol. Fa parte del processo, della crescita. Sono felicissimo di quanto la squadra ha dimostrato in termini di capacità offensiva», ha sottolineato.

Parlando della prima partita di questa edizione della Allianz Cup, in programma domani, martedì, allo stadio José Alvalade contro l’Alverca, Rui Borges ha spiegato quanto la competizione sia importante per il club.

«È un trofeo, un trofeo che vogliamo vincere, che vogliamo vincere tantissimo. Anche se arriviamo a questa partita con meno di 48 ore di recupero, credo che la squadra che scenderà in campo sarà molto competitiva, con la stessa ambizione di voler dimostrare, di voler vincere, soprattutto per raggiungere la Final Four della Coppa di Lega, che è il nostro obiettivo, per poter lottare per un altro titolo.»

Sull’Alverca

«È una squadra nel suo percorso naturale di crescita. Ha avuto risultati un po’ altalenanti, ma dispone di molta qualità individuale, di ottimi giocatori. Sta cercando il suo miglior momento, la miglior intesa, con un nuovo allenatore che ha buone idee di gioco e che cerca di applicarle, nonostante le difficoltà dovute ai tanti nuovi arrivi. È una squadra che vuole crescere e migliorare come collettivo. Credo sarà una bella partita, anche perché vorranno mettersi in mostra contro i campioni nazionali.»

Rotazioni e gestione della squadra

«So che i ragazzi che hanno avuto meno minuti aspettano un’opportunità per dimostrare di meritare più spazio, per aiutare la squadra e contribuire alle vittorie dello Sporting.»

Riguardo alla possibile stanchezza dovuta ai pochi giorni di recupero rispetto all’Alverca, che ha giocato venerdì, Rui Borges è stato chiaro:

«Non mi lamenterò di vantaggi o svantaggi. È ovvio che abbiamo avuto solo un giorno di riposo e dovremo fare qualche cambiamento. Ma sono tranquillo, perché conosco il lavoro che la squadra fa ogni giorno. Chi ha giocato meno è pronto a dimostrare il proprio valore e a dare il massimo contributo.»

Due partite ravvicinate contro lo stesso avversario

«Sì, qualcosa può cambiare tra una partita e l’altra, ma non credo che né noi né l’Alverca cambieremo molto. Ci concentriamo su ciò che sappiamo fare, sulle nostre dinamiche e sulla nostra identità di gioco. L’Alverca, nonostante i tanti nuovi giocatori, è rimasta fedele alle proprie idee e credo che continuerà così. Le differenze tattiche potranno esserci, ma saranno minime: si tratta comunque di due partite molto diverse.»

L’importanza dei tifosi

Rui Borges ha poi ringraziato i tifosi per il sostegno mostrato a Tondela e ha fatto un appello in vista della sfida casalinga:

«In trasferta i tifosi sono stati fantastici, ci hanno fatto sentire come se giocassimo in casa. Li ringrazio ancora e li invito a venire anche domani, perché alcuni giocatori che hanno avuto meno minuti hanno bisogno di sentire il loro affetto per guadagnare fiducia. So che è un giorno infrasettimanale, so che non è una partita di campionato, ma la loro ambizione è la stessa della nostra. Il loro sostegno sarà fondamentale per la fiducia della squadra.»