LA LANTERNA VERDE - Il nervosismo preoccupa ma vincere è un toccasana. E su Alex Sandro…

04.04.2024 00:05 di  Fabrizio Ponciroli  Twitter:    vedi letture
LA LANTERNA VERDE - Il nervosismo preoccupa ma vincere è un toccasana. E su Alex Sandro…

Fiorentina, Torino, Cagliari, Lazio (ritorno semifinale Coppa Italia), Milan e Roma. Queste le avversarie che attendono la Juventus da qui al prossimo 5 maggio. Di fatto, sei sfide che daranno un senso, da capire se positivo o negativo, alla stagione bianconera. Dopo la fondamentale vittoria con la Lazio nell’andata della semifinale di Coppa Italia, Chiesa è stato chiaro: “Sarò soddisfatto se andremo in Champions e vinceremo la Coppa Italia”. Praticamente, il pensiero di ogni tifoso bianconero. C’è chi, in virtù del successo sui biancocelesti, pare aver ritrovato la fiducia nella squadra di Allegri. Doveroso essere fiduciosi ma, attenzione, i problemi non sono svaniti d’incanto. La Juventus resta un paziente ancora alle prese con diverse problematiche e, quindi, non è da considerarsi sano clinicamente. All’interno del gruppo, oltre ad un innegabile desiderio di mettersi alle spalle il momento negativo, serpeggia anche un nervosismo tangibile. Il diverbio tra Cambiaso e Vlahovic nel primo tempo di Juventus-Lazio la dice lunga sul clima all’interno dello spogliatoio. La delusione per aver perso, sotto ogni punto di vista, il duello con l’Inter è palese, così come la fatica che tutti stanno facendo per ritrovare gli antichi automatismi. Giuntoli ha parlato anche di “buona sorte”. Vero, la fortuna, da qualche tempo, ha voltato le spalle alla Vecchia Signora ma, nel calcio, non si può pensare di avere sempre il fato dalla propria parte.

La Juventus ha un solo modo per ritrovarsi: vincere. Non importa come (non me ne vogliano gli amanti del bel giuoco di berlusconiana memoria), ciò che conta è incamerare qualche vittoria per assestarsi in zona Champions League in maniera definitiva e concentrare tutte le risorse, fisiche e mentali, sulla Coppa Italia. Il vero rischio è il dover gestire eventuali altri passi falsi. Sarebbe davvero complicato, anche perché in tanti hanno i nervi a fior di pelle, compreso Allegri. Non so se si sia reso conto di essere al capolinea della sua seconda avventura alla Juventus ma, indubbiamente, è un Allegri più tirato in volto. Meno scanzonato e più serio, come se conoscesse il suo destino, non più modificabile. Staremo a vedere, certamente il suo approccio sembra differente…
Chiudo con una dedica ad Alex Sandro. Onestamente i fischi, al suo ingresso nella sfida con la Lazio, di buona parte dei tifosi dell’Allianz Stadium sono stati ingenerosi. Che non sia più quel meraviglioso esterno apprezzato per diverse stagioni alla Juventus è un dato di fatto ma ritengo che sia anche doveroso riconoscergli di aver dato molto alla causa bianconera. Ha superato abbondantemente le 300 presenze con la casacca della Vecchia Signora, ha vinto 11 titoli a Torino (alcuni da protagonista), è stato valutato 60 milioni di euro (2017). Insomma, fischiarlo perché il suo rendimento non è più quello di un tempo è di cattivo gusto. Gioca talmente poco che non è certamente lui il vero problema in casa Juventus. Anzi, c’è chi ha fatto molto peggio… Solidale con Alex Sandro.