La Juve non si ferma: un big in difesa. Come sarebbe accolto Bonucci? Pjanic insostituibile: giusto alzare il muro. Pogba, il ritorno è complicato ma non impossibile

Nasce a Bari il 23.02.1988 e di lì in poi vaga. Laurea in giurisprudenza, titolo di avvocato e dottorato di ricerca: tutto nel cassetto, per scrivere di calcio. Su TuttoMercatoWeb.com
24.07.2018 00:30 di  Ivan Cardia  Twitter:    vedi letture
La Juve non si ferma: un big in difesa. Come sarebbe accolto Bonucci? Pjanic insostituibile: giusto alzare il muro. Pogba, il ritorno è complicato ma non impossibile
TuttoJuve.com

Un grande difensore per rilanciare la sfida Champions League. Come se l’arrivo di Cristiano Ronaldo non bastasse, la Juventus non si vuole fermare e lancia segnali. Uno su tutti, la permanenza a Milano di Fabio Paratici, vero deus ex machina del mercato bianconero in questa fase: per la prima volta da quando è arrivato in bianconero, il ds non ha seguito la squadra nella tournée statunitense. Ieri ha incontrato Beppe Riso e subito il pensiero è andato a Mattia Caldara, che piacerà nche all’estero ma difficilmente partirà. E l’occasione può essere stata propizia per fare il punto su altri affari: non solo Caldara, in sostanza.

 

La grande partita del momento bianconero, comunque, si gioca sulla difesa. Con Daniele Rugani vicino al Chelsea un giorno sì e l’altro pure (a malincuore per chi scrive, ma se i Blues arrivano a 50 milioni è quasi impossibile dire no), la Juve punta in alto per sostituirlo. Il sogno più ambizioso resta Diego Godin: affare complicato, perché per l’Atletico Madrid non è un giocatore qualunque. E i bianconeri scommetterebbero tanto sull’oggi, più che sul domani. Ma come dire no? Nelle ultime ore, poi, emerge prepotente il tentativo di riportare a Torino Leonardo Bonucci. Al di là della fattibilità dell’affare (e qui non si gioca al vero/falso), la prima domanda da farsi credo sia una soltanto: come verrebbe accolto Bonucci dai tifosi? Un anno fa il suo passaggio al Milan fu accolto come un tradimento, i cavalli di ritorno in bianconero non sempre sono graditi, Cannavaro docet. È un tentativo ambizioso, ma il rischio di giocare col fuoco è alto.

 

Un difensore, ma anche tre cessioni sono determinanti per il futuro bianconero. Di Rugani s’è già detto, al Chelsea piace anche Gonzalo Higuain ma qui torna d’attualità il discorso col Milan. I rossoneri hanno troppo bisogno di un colpo da copertina per rilanciare un’immagine comunque sbiadita dalla vicenda UEFA e anche dal clamoroso dietrofront targato Li Yonghong. A proposito, ripetiamo quanto già scritto: ha versato centinaia di milioni e poi ha perso il club per non versarne 32, qualcuno ci deve delle spiegazioni. Higuain e i bisogni del Milan, dicevamo: nonostante il pressing di Sarri, i milioni rossoneri potrebbero fare la differenza. Elliott ha voglia e necessità di un grande sogno, il Pipita “scaricato” dalla Juve potrebbe preferire la voglia di una piccola rivalsa a quella di tentare l’esperienza in Premier League e questo potrebbe fare la differenza.


Rugani, Higuain, poi? Le vie per il tesoretto sono infinite. La situazione di Alex Sandro pare in fase di stallo, al momento si parla tanto di Miralem Pjanic. Il cui passaggio a Fali Ramadani ha infastidito e non poco la Juventus, che aveva già chiuso per il rinnovo col suo agente precedente. Quando un calciatore cambia procuratore, a meno di questioni personali che in questo caso non risultano, le spiegazioni sono due: o vuole un nuovo contratto, o vuole partire. Detto che il nuovo contratto era già pronto, resta l’alternativa. E fa benissimo la Juventus ad alzare il muro: Pjanic è troppo importante per il gioco di Allegri. Se cessione deve essere, e sarebbe importante che non lo fosse, la cifra deve essere indecente. 100 milioni lo sono? Forse sì, ma per quanto è cresciuto e cosa è diventato, di Pjanic in giro per l’Europa non ce ne sono molti.

 

Se partirà Pjanic, o se arriverà un vero tesoretto da una serie di cessioni “secondarie” (il piano della Juventus è comunque quello di portare a casa un altro big anche a centrocampo), chi al suo posto? Paul Pogba, se davvero possibile. Senza se e senza ma. Rilanciamo: Pogba a prescindere, anche con Pjanic. Il francese è un calciatore diverso dal bosniaco, ma non scherziamo: una mediana con lui, Emre Can (o Pjanic, appunto) e Matuidi è talmente dominante da far passare in secondo piano qualsiasi dilemma tattico. Senza la cessione di Pjanic, è complicato ma non del tutto impossibile. Con la cessione dell’ex Roma, Pogba sarebbe di fatto l’unica medicina possibile. Più lui che Milinkovic-Savic: fortissimo, ma troppo offensivo e troppo costoso. A 150 milioni di euro, il serbo rischia di rimanere a Roma, per quanto le stigmate del campione siano così evidenti da non potersi nascondere. Pogba a tutti i costi? No, perché serve realismo. Chiedere Pogba è chiedere troppo? No, perché questa Juve ha alzato il tiro e dopo il colpo del secolo nulla sembra davvero impossibile.