L'IMBOSCATA - Qualificazione Champions passa attraverso il gioco. Juve e Napoli col rapportone. De Ligt in panca non è accettabile: la soluzione. Lista detrattori si allunga. Caso Var: una proposta. Massa e il "precedente" Pjanic

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
30.08.2019 01:02 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Qualificazione Champions passa attraverso il gioco. Juve e Napoli col rapportone. De Ligt in panca non è accettabile: la soluzione. Lista detrattori si allunga. Caso Var: una proposta. Massa e il "precedente" Pjanic

Prima di iniziare, un forte in bocca al lupo a chi sta lottando per ben altri traguardi che i tre punti in palio.

Quando la posta in gioco è la salute, il resto appare per quello che in realtà è: poca roba .

Vengo al sorteggio di Champions . Poteva andare meglio, ma poteva andare anche peggio. All'Inter, per dire, è andata peggio. Sulla carta, ovviamente. Poi parla il campo.

La replica di Juve – Atletico Madrid si arricchirà, per la felicità dei media, del confronto tra Cr7 e la nuova della stella del calcio lusitano Joao Felix.

La qualificazione dipenderà dalla crescita della Juventus sul piano del gioco. Oggi le preoccupazioni non mancherebbero. 

Veniamo al campionato: bentornate mosche cocchiere partenopee. 

E benvenuto (nel club) al paisà Commisso: “La Juve che vince sempre non fa bene al calcio italiano“ . Originale pensiero .

Nulla al confronto dello “Scaroni style“ esibito al meeting di Rimini.

Ho scelto il “meglio“. La lista si aggiorna in continuazione. 

Rizzoli si è infuriato con Massa e Valeri dopo le performances del duo al Franchi. Ma caro Rizzoli: lo sai dal 2016 che Massa è inadeguato. Lo sai da quando, tu arbitro principale, lui addizionale, ti fece annullare contro il Milan al Meazza un gol valido di Pianjc. 

 In un mondo perfetto, Mertens sarebbe andato da Massa e avrebbe detto:  “Ho simulato“ . Ma la “ribalderia” fa parte del calcio. Si è “comprensivi“ con  la ribalderia. E io non mi scandalizzo. Altrimenti la mano gaglioffa di Diego non sarebbe mai diventata la “mano de dios“ . 

 Nicchi, protervo alla vigilia, immediatamente sbugiardato alla prima giornata. Arbitri che per i falli di mano in area fischiano senza uniformità di giudizio. Var che annulla (giustamente, a norma di regolamento, sia chiaro) il gol di Ronaldo per una questione di (8 pare) millimetri. Viva il Var e il suo petulante uso. 

Resto sulle mie posizioni: l'errore arbitrale va accettato. Pretendere che la tecnologia sostituisca l'uomo è velleitario. Legittima il sospetto che gli arbitri (senza tecnologia)  possano agire “condizionati“, se non addirittura in malafede.

In un dotto intervento Paolo Casarin sul “Corriere della Sera“  citando Fink e un altro filosofo, Rovatti, ha cercato di spiegare quale sia il rapporto dell'uomo con il “gioco“ . E come gli arbitri dovrebbero “giocare“ con il “nuovo padrone virtuale“ . Che in quanto “padrone” inevitabilmente   tende a cancellare con il suo “rigore” l'essenza del gioco: la creatività.

Due chiamate concesse per ogni tempo. Fatte dagli allenatori o dai capitani in campo. E' la mia idea.

 Due chiamate e conseguenti verifiche al monitor. Lo fanno in altri sport. Perché il calcio non può farlo?

Chissà cosa pensano i lettori del gioco della Juventus. Temo di deludere quanti mi hanno indicato quale censore di Sarri. Come i lettori ricorderanno, avevo messo in conto che la Juventus potesse avere iniziali difficoltà. La penso come Chiellini: la vera Juventus si vedrà a fine dicembre, forse a gennaio. Nella speranza  non sia tardi. Ma a Sarri va dato il tempo di far crescere la squadra.  

Però se De Ligt non gioca, mi pongo domande. E' stato l'investimento più oneroso. Dopo un  mese dal suo arrivo, non è accettabile che un ragazzo con il suo talento sieda in panchina.

De Ligt è forte ed è il futuro della Juve (al pari di Demiral a mio modesto avviso). Non è che non facendolo giocare risolvi il problema.

 Il problema non è “alternare“ De Ligt con Bonucci. Il problema è quello del modulo. Se hai in rosa Chiellini, Bonucci e De Ligt, il problema è quello di utilizzarli assieme. Dice: Sarri non lo farà mai. Dico io: Sarri (a mio parere) sbaglierebbe. Guai se un allenatore piega i giocatori alle sue “esigenze“ di gioco. In un amen rovini un goleador da  25 gol in stagione spedendolo a 70 metri dall'area avversaria. E magari ti viene la tentazione di cederlo. Magari perché (per ragioni di bilancio) hai necessità di farlo.

Ovviamente è la mia opinione. Io aspetto De Ligt: assieme a Bonucci e Chiellini, non in alternativa a uno di loro.  E aspetto Ramsey: tra i centrocampisti della Juventus, l'unico ad avere un  “passo“ diverso .

 Ho letto giudizi estasiati per la prova di Costa a Parma. Bene, buona gara : ma io da uno con la sua tecnica vorrei anche qualche gol. Non a grappoli: qualche .

Intanto come si diceva ai tempi di Allegri: Madama si accontenti del risultato. C'è tanto lavoro da fare. Vietato gestire. Ma le cattive abitudini non te le togli in una giornata . 

Nondimeno, Juventus-Napoli è oggi una gara senza pronostico. Ronaldo alla prima si è divorato di tutto e di più, ma è sembrato tonico e affamato. Il centrocampo della Juventus è fisico, discretamente tecnico e lento. Ma la difesa (terzini e polacco inclusi) è sembrata affidabile.  Nondimeno sul piano del gioco il Napoli sembra più avanti della Juventus .

Alla prima è capitato di tutto. Lecce spavaldo al Meazza infilzato dai “bravi“ di Conte .  Milan inopinatamente sconfitto ad Udine. Dea che trova in Muriel l'oro dei Caraibi . Roma che  incoccia nella qualità del Genoa. E Simone Inzaghi che fa vedere perché, quella della Juventus di portarlo a Torino, non fosse una idea peregrina . 

E' solo la seconda di campionato. L'Inter affronta rampe dolci, fino al derby (ma se il Milan è questo, il salentino farà un boccone di Giampaolo).

Juventus e Napoli già devono mettere il  rapporto  da salita: un rapportone.