L'IMBOSCATA - Filotto bianconero figlio di una tattica suicida. C'è un leopardo alla Juve. Var, capelli e polpastrelli. Pogba ai saluti: Marca "lavora" per il Barça, ma Marotta spaventa i blaugrana e muove le sue pedine

28.09.2018 00:05 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Filotto bianconero figlio di una tattica suicida. C'è un leopardo alla Juve. Var, capelli e polpastrelli. Pogba ai saluti: Marca "lavora" per il Barça, ma Marotta spaventa i blaugrana e muove le sue pedine
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

Meglio cercare di portare a casa il risultato o meglio, passando alla “storia“, impedire di segnare a Cristiano Ronaldo ? E' quello che almeno in queste prime giornate di campionato si è visto.  La Juve ha ringraziato per la tattica suicida.

Gioca bene il Napoli di Ancelotti.

 “Non come Allegri, che sa gestire, ma non concede allo spettacolo. Anzi diciamolo: la Juve gioca maluccio“ .

Lo dicono in molti.

Un ottavo titolo di fila ridicolizzerebbe, più di quanto già non sia accaduto con sette, il calcio italiano. 

Ma poiché nessun risultato è già scritto, poiché il Napoli gioca “così bene“ e la Juventus “maluccio“, il match di sabato si apre a molti scenari. Nessuno escluso.

Dovesse mai l'“anziano“ Ronaldo, tuttavia,  aprire la scatola magica di Ancelotti, diventerebbe complicato anche per il Leader Calmo, non innervosirsi. 

C'è un leopardo nella Juve: Federico Bernardeschi. Oggi (al netto dell' ottima gara del piccolo Sivori contro il Bologna) appare il Berna  l'uomo in più di Allegri. Merito suo e di Allegri che alla Juve lo ha fortemente voluto. Mi fanno ridere quanti solo oggi sono saliti sul “carro del vincitore“, scoprendo  le qualità di un ragazzo destinato a grandi cose: nella Juve e in Nazionale . 

Il problema di Mancini è la solitudine: la Federazione non esiste. I gattopardi si apprestano a perpetuare se stessi con l'elezione di “uno di loro“ . Che potrà anche essere la migliore persona  del mondo: ma è “dei  loro“. E “loro“, non altri, hanno portato al vergognoso sfascio del movimento. Con “loro“ non può esserci futuro. 

Non sono “loro“ a poter riformare il calcio nostrano.

A proposito: Ceferin ha annunciato il sistema Var in Champions dal 2019. Intanto hanno sanzionato Ronaldo per la carezza a Belli Capelli con una giornata. Salterà la gara con gli svizzeri dello Young Boys . Sono curioso di vedere se verrà fermato anche l'amico Fritz.

Questione di capelli. A volte, di “polpastrelli“. Come è successo alla Fiorentina al Meazza. Intendiamoci, l'Inter era in credito per il rigore negatole con il Parma.

 Vi offro il mio sogno: uniformità di giudizio. Se in area di rigore la palla viene sfiorata anche da un'unghia (accadrà, vedrete ) è calcio di rigore: sempre .

Almeno una certezza nel protocollo. Il resto è pura “interpretazione“, al pari del moralismo di chi si indigna a targhe alterne.

 Pjanic o Asamoah? Premere il bottone e votare la mancata espulsione della settimana. Poi notate  le differenze, concorrere al Premio Fjodor Dostoevskij

Nel corso di una stagione favori e sfavori tendono a pareggiarsi. Ma ripeto: una uniformità di giudizio nell'applicazione del protocollo sarebbe auspicabile .

Gennaio, nel calcio, significa mercato. Pogba ormai è un corpo estraneo a Manchester: Mourinho lo ha persino privato dei gradi. Se ne andrà. La Juve ha un concorrente: il Barcellona. Per “Marca“, la Juve “non può prenderlo se non cede un big“.

 “Marca“ (non è la prima volta) fa i conti in casa d'altri. Il motivo c'è: “Marca“ deve pur pareggiare la certificata impossibilità - a gennaio - del Barcellona di “permettersi“ Pogba. La Juve, fa paura: anche in Europa. Ai club e ai media amici dei club. Marotta ha già mosso le sue pedine. Le nuove regole permettono di cambiare maglia - a gennaio - anche in Champions. Fabio Paratici ha spiegato: “Pogba è dello United. Finché lo è ,meglio non parlare di giocatori altrui“. Già: finché lo è.   

La Juve ha ricordato in settimana, uno dei suoi “eroi“: Giovanni Sacco. Io l'ho visto da (molto) vicino: tecnica incredibile. Se non mi credete, vi offro quello che Renato Morino scrisse un lunedì su “Tuttosport“ dopo un Venezia – Juventus: “Giovanni Sacco fa con i piedi cose che gli Harlem Globe Trotters fanno con le mani“.  Era così .