L'IMBOSCATA - Così la Uefa danneggia il calcio e la Juve. Aumentano i nemici in Europa. Agnelli rilancia piano Giraudo: scoppia terremoto. Il nome del futuro capitano bianconero. Pecoraro, altro inciampo. Trevisani, Adani e il trio interista

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
21.09.2018 00:05 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Così la Uefa danneggia il calcio e la Juve. Aumentano i nemici in Europa. Agnelli rilancia piano Giraudo: scoppia terremoto. Il nome del futuro capitano bianconero. Pecoraro, altro inciampo. Trevisani, Adani e il trio interista
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

PIACIUTO BRYCH ?

Sarà piaciuta, al designatore, la direzione di Brych a Valencia? Me lo chiedo, perché se l'assistente di porta che invita ad espellere Ronaldo è con evidenza uno che apprezza gli aromi pakistani (Ronaldo appoggia la mano sulla testa di Murillo, ma non può tirargli i capelli semplicemente perché il bulbo di Murillo è troppo corto e impomatato per poter essere tirato ) la direzione di Brych è stata imbarazzante.

Brych: per adeguati dettagli, citofonare Cuadrado . 

 Il primo rigore concesso dopo un fallo di inaudita violenza avrebbe meritato il rosso. Il secondo a mio parere, generoso.

Il rigore per l'intervento di Rugani una cosa surreale. 

L'assistente di Brych a Valencia era tale Fritz, bancario di professione. Celebre per aver convalidato in Bundesliga un gol, “fuori“ di un metro e mezzo. Un pippone da Sturmtruppen . Un “bombolaro”: di quelli che imbrattano la facciata di una basilica rinascimentale per dare un senso alla propria mediocrità.

Ma una grande Juventus è sopravvissuta al capoccione Uefa che ancora proibisce il Var in Champions. Ha vinto con merito, con rabbia, con tecnica. Più forte della sfiga che dopo una manciata di minuti l'ha privata di Khedira (buona peraltro la gara di Can). Più forte dell'ingiustizia  che ha condotto anticipatamente negli spogliatoi Ronaldo.

SENZA VAR E' ARCHEOLOGIA

Il Var non è perfetto (le polemiche che settimanalmente suscita in Italia lo testimoniano), il suo protocollo da limare. Ma dopo un anno di Var, dopo un Mondiale con il Var, gli arbitri in Champions privi dell'ausilio tecnologico, appaiono dei pitecantropi: archeologia. L'Uefa sta danneggiando il calcio. Hanno spiegato che il “Var non è convincente“. No: è l'Uefa a non esserlo. Mai stato tenero, sul tema. Oggi dico: imprescindibile Var.

Il danno per la Juventus sarà enorme se Ronaldo sarà squalificato.

Ma la Juventus è forte egualmente. A Valencia sono rimasti in panchina uomini come Dybala, Cuadrado, Bentancur. Sopravviverà anche a questa violenza .

Ha giocato benissimo il portiere: reattivo sul rigore, sicuro in ogni intervento. Ha fatto il suo dovere la difesa: Chiellini, Bonucci, due muri. Un pistone Cancelo, regolare Alex Sandro. Senza Ronaldo, gara di sacrificio per Mandzukic (un gol divorato). Non giudicabile Khedira causa infortunio (anche per il tedesco un gol fagocitato). Pjanic si è progressivamente acceso e dal dischetto è stato glaciale. Poco giudicabile Costa. Messo in croce Rugani: pretenda scuse ufficiali da Brych,

BERNA E MATUIDI : SUPER

E poi i migliori in campo: Bernardeschi e Matuidi. Il primo: gara strepitosa da mezz'ala . Se Mancini è saggio costruirà la Nazionale attorno a lui.

 Mario Sconcerti gli ha consigliato di “andare in Inghilterra o in Spagna per segnare di più“ . Il Berna resterà alla Juventus a lungo. Perché sarà lui dopo Chiellini il prossimo capitano. Mi gioco con te Mario - se accetti-  una cena alla premiata Enoteca di Firenze .  

 Matuidi mi ha rammentato Davids, il pitbull che azzannava chiunque transitasse nel suo territorio: un turbodiesel nello scacchiere di Allegri. Che è stato tatticamente perfetto. Vincere in inferiorità numerica a Valencia è stata un'impresa. Concedere due tiri agli avversari (uno su rigore) nello specchio della porta, la celebrazione dell'applicazione. Oltre l'ingiustizia.  

JUVE DA PAURA

Detto questo, oggi la Juventus sa che i “nemici”, numerosi in Italia, sono diventati folla anche in Europa. La Juventus mette paura per quanto “è“ oggi. E non può che mettere  i brividi per quanto “potrà“ essere in futuro.

Se Agnelli dichiara di lavorare per far diventare la società la numero uno al mondo. Se dichiara che il prossimo Ronaldo non avrà più di 25 anni. Se il fatturato ha superato i 500 milioni ( senza contare la plusvalenza generata dalla cessione di Pogba). Se per avere una maglietta di Ronaldo devi metterti in stand by per due mesi, è chiaro che gli “altri“ hanno iniziato ad avere un mal di testa bestiale. E' il vecchio piano (aggiornato ed ampliato) di Antonio Giraudo, annunciato prima che scoppiasse Calciopoli. Non lo sapevate?

 

VACCINATA ALLE INGIUSTIZIE

Parliamoci chiaro: Andrea Agnelli immagino sapesse che le sue parole potevano provocare una scossa tellurica. Soprattutto se sei un dirigente che vuole riformare il calcio europeo e sei favorevole alla tecnologia. Ceferin non può che vederti come la peste. Lui il calcio miliardario lo vuole gestito da impresentabili impiegati di banca. Devo spiegare il perché ?

A Belgrado il Napoli negli ultimi 15 minuti non ha potuto giocare. I serbi della Stella Rossa neppure hanno avuto la necessità di avvalersi del “Protocollo Frosinone“: due palloni contemporaneamente in campo. Pare che Sepe, portiere del Parma, abbia invitato i serbi per un master nella città ducale.

Non sarà la squalifica di Ronaldo a fermare la Juventus. A Valencia si è vista  la consapevolezza di una squadra che la Coppa, vuole riportarla a Torino . Vaccinata da anni di ingiustizie continentali, non basterà una banda di gnomi indecenti a fermarla.

 Valencia ha vissuto la sua giornataccia. Ha fatto bottino in Spagna  anche la Primavera  bianconera: il solito Petrelli.

Si riprenderà da Frosinone e dal  Frosinone, mozzarella contro la Sampdoria  ma smanioso di fermare la Juventus. Come è umano. Come è giusto. Come potrebbe accadere. Come difficilmente, accadrà. 

TARIFFARIO SPUTI?  

Quattro giornate di squalifica e una multa . La Juventus non farà ricorso. Giusto così. Il gesto di Douglas Costa è stato disgustoso.

Il ciglio dei moralisti a velocità variabile , si è - dopo l'impiego del brasiliano in Champions-  arcuato: troppo poco. Dovevano - minimo - metterlo sullo sgabello.

 Forse potevano metterlo alla gogna in piazza, oggetto di uova marce e percosse .

Quattro giornate: la norma sono tre. Per quanto mi riguarda, fossero state anche cinque o sei avrei applaudito. Costa le avrebbe meritate. Il sospetto , peraltro è che (escludo ci sia un tariffario  per gli sputi) il giudice abbia voluto “dare soddisfazione“ anche all'ineffabile Procuratore Pecoraro. Che aveva chiesto la “prova televisiva“ per la gomitata di Costa su Di Francesco. Senza pensare che se accolta la sua richiesta avrebbe delegittimato l'operato del Var. Creando un precedente pericoloso. 

PECORARO: ALTRO INCIAMPO

Pecoraro è uno che sovente inciampa sulla materia. Ma per qualche misteriosa ragione (o forse no) non è ancora stato accompagnato alla cassa e congedato.

E' stato spiegato: “parziale inammissibilità della prova televisiva“. Alessandro Manzoni è vivo e lotta al fianco del giudice Mastrandrea. 

Ma il problema non è questo. Il problema l'ha correttamente inquadrato  Maurizio Pistocchi: nella vicenda qualcuno sta mentendo. O Costa è uno psicopatico bipolare da affidare allo strizzacervelli. Oppure qualche cosa deve averlo fatto “impazzire“ .

 Questo non giustifica il suo ignobile gesto.

 Immagino che, in carriera, Costa abbia subito falli pesanti, “vaffa“ , insulti e  provocazioni: non aveva mai reagito. Perché con Di Francesco è sbiellato?

Costa ne ha fatto cenno in un post senza entrare nei dettagli. Il figlio di Eusebio si è difeso negando di aver profferito insulti razzisti

 Ora, però, Di Francesco jr completi l'opera e racconti quello che è successo. Se nulla ha fatto, lo dica e inviteremo la Juventus a far curare Costa.

 Se, viceversa,  qualche cosa ha detto se ne assuma la responsabilità. Qui un atleta, mai precedentemente violento, ha compiuto un gesto repellente: di devastante disprezzo. Perché? E' lecito pretendere la verità? Dovremmo ( condizionale) essere giornalisti.  

GASSMAN? NO:  TREVISANI 

Non era di Vittorio Gassman versione “I mostri“ ululante allo stadio “Forza luupiiii“ la voce che a squarciagola ha celebrato dai teleschermi di Sky, la bella vittoria dell'Inter, (il gol di Icardi potrebbe  diventare la “copertina“ della Coppa )  in rimonta sul Tottenham: era di Riccardo Trevisani .

Abbassato il grammofono, il compagno di banco, (l'ottimo Adani) ha offerto una (involontaria o   perfida ?) gaffe.  

 “Sono stati Icardi e Vecino - sul colpo di testa di De Vrj – a realizzare i primi gol dell'Inter in Champions. Gli stessi protagonisti che all'ultima di campionato avevano consentito alla squadra di Spalletti di conquistare il quarto posto disponibile in Europa“.

Vangelo: sempre loro tre. Fondamentali per l'Inter: a settembre, così  come lo erano stati a maggio.