IL SANTO DELLA DOMENICA - IL TRIDENTE E I TORMENTI DI SARRI, IN MEZZO AD UNA SQUADRA CHE STA DIVENTANDO SEMPRE PIU’ FIGLIA DEL SUO ALLENATORE 

22.12.2019 00:05 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA - IL TRIDENTE E I TORMENTI DI SARRI, IN MEZZO AD UNA SQUADRA CHE STA DIVENTANDO SEMPRE PIU’ FIGLIA DEL SUO ALLENATORE 

Che il processo di crescita sarebbe stato lento e inframezzato da qualche battuta a vuoto, era logico e naturale. Chiudere l'anno solare ancora una volta in testa al campionato non era scritto da nessuna parte. Dopo la sconfitta con la Lazio detrattori e anti juventini di professione, si sono scatenati, vendendo però' la pelle dell'orso, pardon della zebra, troppo in fretta. Sono gli stessi che già avevano decretato la fine di Cristiano Ronaldo, e che oggi sono costretti a tripli salti mortali per rivedere le loro posizioni. La Juve deve migliorare, questo è sotto gli occhi di tutti. Innanzi tutto nella fase difensiva, dove 17 gol subiti rappresentano un qualcosa di inedito nella storia degli ultimi 8 anni.

Otto come le volte che gli uomini di Sarri si sono fatti rimontare dopo essere passati in vantaggio. Fa riflettere un dato: la squadra aggredisce bene la partita, tanto che nella prima mezz'ora è riuscita a segnare ben 7 reti. Poi stacca la spina, perché  sempre nella stessa porzione di gara ha subito ben 4 gol. Come dire, lo sforzo iniziale, viene poi subito vanificato da distrazioni spesso evitabili. Un aspetto sul quale si deve necessariamente lavorare. Ed è una situazione che rischia di diventare pericolosa soprattutto in chiave Europea, perché   dagli ottavi in poi subire una rete può diventare fondamentale al fine del passaggio del turno. E poi c’è ‘ il nodo del così detto tridente pesante. E ’ del tutto evidente che schierare l'artiglieria pesante può' squilibrare la squadra, ma ad oggi rinunciare a priori a così tanta meraviglia la davanti sembra un peccato.

 I numeri  raccontano una storia chiara.  I tre si trovano a meraviglia, Higuain e Dybala sono pronti a sacrificarsi anche in fase di non possesso e Ronaldo sembra sponsorizzare in prima persona questo modo di giocare.  Inoltre, mettiamoci nei panni dell'avversario: sapere di dover fronteggiare uno degli attacchi più forti a livello europeo certamente non deve essere semplice. Forza Maurizio, coraggio e sangue freddo. Almeno in Italia il tridente si deve schierare, chiaro con un centrocampo più di contenimento e due terzini di ruolo. La rivoluzione estiva nasceva, lo dobbiamo sempre ricordare, con l’intento di dare ad una squadra già forte e con le stimmate della vincente, più brillantezza e maggior fluidità di gioco.

I risultati   si stanno cominciando a vedere, la Juve sta cambiando modo di giocare, e non è un caso che ciò stia accadendo adesso, nel momento in cui esiste il tempo e lo spazio per allenarsi con continuità’. Una prova? Sia contro l’Udinese che contro la Sampdoria, gli uomini di Sarri hanno completato più di 700 passaggi, situazione mai avvenuta prima, e del tutto inedita anche nel quinquennio allegriano. Il tecnico adesso dovrà essere bravo a gestire anche alcune situazioni di spogliatoio. Con la rosa al completo, cosa che ci auguriamo di vedere al più presto, diversi elementi dovranno accettare di sedersi in panchina con maggiore frequenza, e qui si vedrà la capacità di Sarri di tenere comunque tutti sotto pressione, visto che gli obiettivi sono tanti e serve necessariamente l’aiuto di tutti.

Ultima parentesi sul mercato. Emre Can ha ormai le valige in mano. L’infortunio di Khedira costringerà i dirigenti bianconeri a delle riflessioni. Onestamente non ci sono in giro grandi nomi, fatta eccezione per Vidal, il cui ritorno sembra però impossibile per mille motivi e Rakitic.  Paredes non accende gli entusiasmi, oltre a non essere l’eventuale sostituto ad hoc per il turco tedesco. Un tentativo si potrebbe fare per il brasiliano del Napoli Allan, anche se trattare con De Laurentis non è cosa semplice. Occhio alla pista Halland , ma qui si parla più di futuro, mentre per Tonali la sensazione è che la Juve non voglia partecipare ad aste. Ma al mercato penseremo. Adesso sotto con la Supercoppa, e un piccolo appello: coraggio Maurizio, il tridente si può fare: con i giusti tempi di adattamento, gennaio consentirà di allenarsi con continuità, potrebbe diventare la chiave di volta della stagione. Forza Maurizio, coraggio….