IL SANTO DELLA DOMENICA - Dal derby un timido segnale di risveglio, ma nessuno si illuda...

16.10.2022 00:12 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  Dal derby un timido segnale di risveglio, ma nessuno si illuda...

Di questi tempi una vittoria vale oro. Mettiamoci pure che si trattava del derby, cosi aggiungiamo un po' di miele. Tre punti che pesano quelli che la Juve si prende contro il Toro, forse il peggiore degli ultimi anni, ma sempre una partita comunque difficile da vincere. La prestazione? Qualche timido segnale di miglioramento proviamo a metterlo in evidenza  , ma certo la strada da percorrere è ancora lunghissima. I numeri parlano di una squadra che finalmente vince più duelli dell’avversario, più contrasti e tira 8 volte nello specchio della porta. La normalità per la Juve di un tempo, un’eccezione, quasi, per quella attuale.

Evitiamo di parlare di svolta o di rincorse più o meno improbabili. Il destino della squadra di Allegri oggi è quello di guardare gara dopo gara, senza farsi troppe illusioni e senza delineare obbiettivi che vadano oltre l’arrivare al 13 novembre ancora in piedi. Poi partirà un’altra fase , che porterà anche al mercato di riparazione, dove qualcosa anche di clamoroso potrebbe accadere, e non soltanto sul piano della panchina. Ci sono giocatori scontenti che magari chiederanno di essere ceduti, ed altri che una volta passato mondiale potrebbero anche capire che la scelta di venire alla Juventus non si è rivelata giusta.

Ma prima de 13 novembre di acqua sotto i ponti ne dovrà passare ancora tanta. Aprire un piccolo filotto di vittorie, guardando anche al calendario, non dovrebbe essere impossibile. Empoli in casa e Lecce in trasferta i prossimi due impegni. Nel mezzo la visita a Lisbona, dove la Juve cercherà quantomeno di ipotecare il passaggio in Europa League.

La disfatta di Haifa, la vergogna professata in diretta dal presidente, è stato al momento il picco più basso della stagione. Il Derby con il Toro ha quantomeno restituito dignità alla squadra, che non è stata certamente rivitalizzata da un ritiro “farsa” ma piuttosto immaginiamo dalle 24 ore post Maccabi, nelle quali Andrea Agnelli ha evidentemente messo tutti con le spalle al muro.

Fuoco di paglia o timida riscossa? Al campo la sentenza, con una settimana in cui si potrà lavorare, almeno lo speriamo, con un minimo di serenità in più.