IL SANTO DELLA DOMENICA - ACCONTENTARSI DEL MINIMO SINDACALE PER PROGRAMMARE BENE LA PROSSIMA STAGIONE. FORZA STEFANO, PARA QUESTO RIGORE..

24.04.2022 00:01 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA - ACCONTENTARSI DEL MINIMO SINDACALE PER PROGRAMMARE BENE LA PROSSIMA STAGIONE. FORZA STEFANO, PARA QUESTO RIGORE..
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Si gioca per il minimo sindacale. Il piazzamento Champions e la Coppa Italia, ma la finale contro l’Inter assume un sapore particolare. Non basterà certamente a raddrizzare la stagione, ma una vittoria a Roma la renderebbe meno amara. Oggi la vera sfida è sapersi “ accontentare” in attesa di tempi migliori. Tempi migliori che dovranno arrivare già dalla prossima stagione, grazie a tutta una serie di operazioni che la Juve dovrà fare sul mercato, seguendo la linea intrapresa a gennaio.

La semifinale di ritorno contro la Fiorentina ci ha riconsegnato una squadra concentrata, affamata, cinica e concreta. Non bella, ma oggi non dobbiamo attenderci questo. Si tratta di portare a casa i traguardi rimasti, appunto il minimo sindacale, e poi sedersi bene al tavolo per apportare quegli accorgimenti necessari per far tornare la squadra altamente competitiva.

Intanto pensiamo al Sassuolo. Lo scorso anno Reggio Emilia rappresentò una sorta di ultima spiaggia. La Juve era reduce dal pesante 0-3 interno con il Milan. Si andò al cospetto dei neroverdi con un nuovo atteggiamento tattico: difesa e contropiede. La Juve portò a casa i tre punti sfruttando proprio queste armi, con Rabiot Ronaldo e Dybala. La sensazione è che anche stavolta l’atteggiamento sarà simile, cosi come visto con la Fiorentina. Piace? No. E’ efficace? Al momento si e siccome oggi dobbiamo fare di necessità virtù adeguiamoci alla realtà attuale . In prospettiva certamente qualcosa, anzi molto, dovrà esser cambiato, sia nella filosofia di gioco che nella gestione delle partite. Ma ora non è tempo di soffermarsi sui dettagli. Concretezza è la parola d’ordine.

Reggio Emilia non evoca dolci ricordi per Allegri, prima l’esonero con il Milan e poi il punto più basso dei primi 5 anni con la Juve, la sconfitta che poi però portò ad una clamorosa rimonta. Dal Mapei passa nuovamente una fetta importante di stagione. Vincere vorrebbe dire praticamente archiviare il pass Champions, e potersi dedicare al recupero di qualche giocatore in vista della finale dell’11 maggio. Si perché, dopo il Sassuolo, la Juve avrà il Venezia in casa e il Genoa in trasferta: insomma una strada se non in discesa quantomeno non impossibile.

Questa Juve però ci ha abituato a “temere” ogni partita, dunque contro gli uomini di Dionisi servirà una squadra “affamata” come quella di mercoledi, altrimenti lo spettro di sabato scorso, contro il Bologna,  si affaccerà inevitabilmente. Ci sarà la voglia dei “giovanotti” del Sassuolo di mettersi in mostra. Occhio dunque a Raspadori, che di fatto si è promesso alla Juve, e a quel Frattesi capace di disegnare ottime geometrie .

Forse alla Juve del prossimo anno serve altro, ma queste piste andranno certamente monitorate con attenzione.

Cosi come con grande attenzione stiamo seguendo la partita più importante di Stefano Tacconi.Forza portierone, il tiro da bloccare è difficile, ma con un colpo di reni dei tuoi, ce la puoi fare . Siamo tutti con te….