SOTTOBOSCO - L'Inter diventa Juve bis. I possibili rinforzi bianconeri fanno accapponare la pelle, manca il progetto. Un influencer alla Continassa. Ancelotti, il Real, il calcio stellare e il giocatore che manca ad Allegri

30.05.2022 00:32 di  Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO -  L'Inter diventa Juve bis. I possibili rinforzi bianconeri fanno accapponare la pelle, manca il progetto. Un influencer alla Continassa. Ancelotti, il Real, il calcio stellare e il giocatore che manca ad Allegri
© foto di Andrea Bosco

Se vinci nel corso della storia 14 Champion's significa che hai qualche cosa di speciale. E il Real Madrid ce l'ha. Ne vinse 5 di fila ai tempi di Di Stefano, Gento, Puskas. Le male lingue allora sostenevano che il miglior attaccante dei blancos si chiamasse Saporta e non scendesse mai sul prato verde. Forse qualche cosa di vero ci fu. Come per quasi tutte le squadre del mondo: anche italiane. Ma è il destino di chi vince troppo: essere denigrato dagli avversari invidiosi. La verità è che il Real Madrid ha sempre giocato un calcio stellare. Oggi nessuno ha la qualità dei Benzema, Modric, Vinicius, Kroos, soprattutto Casemiro: il tipo di giocatore che servirebbe alla Juventus.

Ha vinto a Parigi il Real in una notte che avrebbe potuto finire molto male: 68 arresti e 238 feriti. Solita storia: truffa biglietti, evento preparato non benissimo, polizia che interviene (forse) troppo tardi. Tutto sommato è andata bene: ricordando i fatti drammatici dell'Heysel  avrebbe potuto andare peggio. Ha vinto il Real di Ancelotti, ha perso il Liverpool di Klopp. Ha vinto la flemma del Carletto nazionale, che non è andato “bene“ per Napoli, ma continua ad andare benissimo per Madrid. Ancelotti ne ha vinte da solo 4: il doppio di quante ne abbia vinte, nella storia, la Juventus. La prima delle italiane è il Milan con 7  Coppe dalle Grandi orecchie. Ha vinto il Real che ha la “mentalità“ e i giocatori. E ha anche l'allenatore. Al quale non manca il “fattore C“ che distingueva il suo maestro Arrigo Sacchi. E al quale soprattutto non manca un grande portiere: senza di lui  oggi starei a scrivere di un'altra partita. Grandi parate all'interno di una gara a lungo “ fatta “ dagli inglesi e nella quale gli iberici non hanno disdegnato di difendersi all'”italiana“. Bella partita, diretta (cosa rara in Italia) senza tanti interruzioni. Una sola al Var, ciccando (tanto per cambiare) la decisione. Il gol di Benzema era da annullare. Ma per il fuorigioco iniziale, non per quello (che forse non c'era) successivo nel dipanarsi dell'azione. A conferma che il Var serve. Ma che la strada da fare è ancora tanta. Anche stavolta le telecamere di Sky avevano più immagini di quelle dell'Uefa. E questo neppure fa incazzare: è semplicemente assurdo considerati i quattrini incamerati da Ceferin.

A casa nostra mentre tutti piangono “miseria“, mentre a Milano subito dopo la scudetto vinto dal Milan, il totem Paolo Maldini fa scoppiare la “bomba“ sul suo rinnovo contrattuale, mentre secondo Radiomercato l'Inter si appresterebbe a diventare  una sorta di Juventus bis (dopo Marotta, Conte e Vidal, starebbe scoccando l'ora di Dybala e Bernardeschi) Madama Grandi Sogni è appesa alla risoluzione del contratto di Ramsey. No, risoluzione, no Pogba, si legge. Fosse vero sarebbe la dimostrazione dello stato in cui versa la Juventus. E visto che la lista “dei Ramsey” è cospicua non si può non essere pessimisti per il futuro. Anche perché girano alcuni nomi (pretesi possibili rinforzi) che fanno accapponare la pelle.

Io non so quale forma avrà la Juventus che verrà. Ma un consiglio alla dirigenza mi sento di darlo. Ingaggino un influencer. Smercino per oro zecchino l'ottone. Come hanno fatto a Roma. Dove l'incantatore Mou ha vinto la Coppetta del Bisnonno spacciandola per cassata siciliana. Dopo aver vinto a Tirana  contro il Feyenord  e dopo aver sconfitto in precedenza squadre delle quali neppure si conosceva l'esistenza. Ma Mou ha fatto diventare quella Coppa Continentale (inventata da Ceferin per mietere altro grano) un evento: ha sbraitato, ha insinuato, ha “ordinato“, è stato più in campo che in panchina e alla fine ha pianto come un vecchio tifoso. Perché il grande istrione (che conosce il calcio e soprattutto i polli che scorrazzano per le aje) ha questa grande capacità di suggestionare i media e soprattutto il suo pueblo. E considerato il suo conto in banca anche i “ricchi“ del mondo del calcio. Per carità anche Max Allegri con i suoi (altri) tre anni di contratto a 9 milioni a stagione non si fa “mancare il pane“.

Le “news “ del calciomercato sono quelle che sono. E forse sono veritiere. E' più facile che la Juve metta  contratto, gli Emerson, gli Udogie, i Kostic, gli Arnautovic, piuttosto che i Pogba, i Di Maria e i Milinkovic- Savic o i Bremer. La Juventus non è il Bayern. Che ha perso il suo bomber polacco ma sta infiammando il mercato con Gravenberch (ma non c'era la Juventus sul lanciere?) e forse Manè in uscita dal Liverpool. Dopo aver cercato “lo scatto“ la Juve si è arresa: Perisic andrà al Tottenham da Conte. E per quanto riguarda il mercato italiano: Koulibaly sta veleggiando verso la Spagna, Zaniolo è una pista che si è raffreddata, Raspadori costa  tantino, ma per Muriel la Juventus potrebbe chiudere  preventivamente affidandolo ad un dietologo: Muriel ha la tendenza ad ingrassare.

Sono troppo pessimista? Lo sono. Sento parlare di cessione di giovani promettenti e di ingaggi di gente prossima alla pensione. Ma soprattutto non vedo l'ombra di un vero progetto. E men che meno quello che sarebbe opportuno fosse già arrivato: scuse. Non per non aver vinto. Ma per aver così sconsideratamente operato. Ma  raramente chi si sente “superiore“ si abbassa in “scuse”. Spiegava Marcello Marchesi che “la superbia andò a cavallo e tornò in yacht“. Marchesi era un umorista: capace di amare verità.