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Stephan Lichtsteiner si racconta: "La mia esperienza alla Juve, i titoli vinti e anche le sconfitte. Su Buffon, Dybala e il mio addio..."

05.08.2019 12:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Stephan Lichtsteiner si racconta: "La mia esperienza alla Juve, i titoli vinti e anche le sconfitte. Su Buffon, Dybala e il mio addio..."
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Nel gruppo dei giocatori che hanno dato l'anima per la Juventus, sicuramente dobbiamo includere il nome e cognome di Stephan Lichsteiner. Il terzino svizzero, arrivato nel 2011 per 10 milioni di euro dalla Lazio, ha saputo conquistare pian piano il cuore dei tifosi e sarà per sempre ricordato nel gruppo degli invincibili (2011/2012), dei record (2013/2014), della grande rimonta (2015/2016) e del M7th (2017/2018). Attualmente svincolato, la nostra redazione lo ha contattato in esclusiva per parlare di Juve e non solo:

Stephan, come è stata la tua esperienza all'Arsenal? Che cosa ci puoi raccontare?

"E' stata l'esperienza che desideravo. Per pochissimo non abbiamo raggiunto il quarto posto e all'ultimo atto abbiamo perso la finale di Europa League con il Chelsea. Purtroppo non abbiamo raggiunto i nostri obiettivi ed è ancor oggi difficile da digerire. Negli ultimi due mesi abbiamo sbagliato troppo e gli errori, in un campionato difficile come quello della Premier, li paghi sempre".

Il ciclo di Allegri è concluso e quello di Sarri, allenatore che hai conosciuto come avversario nella tua esperienza juventina, è appena iniziato. Come vedi la squadra quest'anno? Che cosa ne pensi?

"L'obiettivo è sempre la Champions, chiaramente la Juventus quest'anno parte nuovamente favorita per vincere il campionato".

Gigi, dopo un addio pieno di lacrime - nel tuo stesso giorno - è tornato incredibilmente alla Juve. Che cosa ne pensi? Lo hai sentito per fargli i complimenti? 

"Quella di Gigi è davvero è una bellissima storia che spesso succede solo nel calcio. Una Juve senza Buffon e come la Svizzera senza le vacche. Sono felice per entrambi, sono sicuro che farà bene".

Che cosa è successo a Dybala? Gli consiglieresti di rimanere alla Juve?

"Onestamente, delle poche partite che ho visto lo scorso anno Paulo è sempre stato uno dei migliori in campo. E' un fuoriclasse e io, questo, non lo metterò mai in dubbio". 

A proposito della tua esperienza alla Juve, che cosa ti ha convinto a venire in bianconero? La Lazio, in quel periodo, era un club superiore ai bianconeri. 

"Sì, ma la Juve era sempre la Juve anche quando era in difficoltà e arrivava settima. E' sempre uno dei più grandi club al mondo e la sua tifoseria è spettacolare. La ricordo con grande affetto".

Quale dei sette scudetti vinti è stato più bello vincere? 

"Domanda difficile (sorride ndr). Non ho una preferenza perché per vincere ogni titolo abbiamo sputato sangue. I sette scudetti di fila rappresentano una storia unica da raccontare, perché abbiamo costruito una 'nuova' Juve super vincente le cui gesta sono narrate nei libri del calcio italiano e europeo".

E quale delle due finali di Champions è stata più brutta da perdere? 

"Non c'è una scelta tra le due, rispondo entrambe. Forse, però, la seconda  - dal punto di vista personale - perché non ho potuto aiutare i miei compagni a Cardiff".

I tifosi ancora si chiedono come mai sia finita con la Juve. Riesci a spiegarcelo?

"Perché avevo bisogno di una nuova esperienza, di una nuova sfida e anche perché non mi sentivo piu al 100 % parte del progetto".

Si ringrazia Stephan Lichtsteiner per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.