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Ruben Olivera: "Ci rialzeremo, anche con CR7 non sarebbe cambiato nulla. Bernardeschi non è da Juve, sta sprecando solo tempo. Su Dybala e Kulusevski..."

22.09.2021 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Ruben Olivera: "Ci rialzeremo, anche con CR7 non sarebbe cambiato nulla. Bernardeschi non è da Juve, sta sprecando solo tempo. Su Dybala e Kulusevski..."
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© foto di Federico De Luca

"Per quel problema al cuore ho dovuto ritirarmi un po' prima, ma l'importante è sempre la salute. Ora sto bene e ho cominciato una nuova avventura al Latina come collaboratore tecnico nel loro settore giovanile. Mi piace molto il lavoro, sono motivatissimo". Pensieri e parole di Ruben Olivera, ex calciatore bianconero dal 2004 al 2006, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com analizza gli ultimi avvicendamenti in casa Juve:

Il sogno è sempre quello di allenare, no?

"Esatto, non è cambiato. A giugno comincerò il corso per il patentino di Uefa A, ci voglio provare e sto facendo di tutto per aggiornarmi".

La speranza è che la classifica della Juve cambi dopo la partita di questa sera, ma adesso a leggerla piange un po'.

"Fa un certo senso vederla così in fondo, poi mettiamoci anche gli sfottò degli amici che non la tifano. A loro ho risposto che la Juve si rialzerà e che ne riparleremo a fine campionato. Ha ragione Allegri, vince chi mette il musetto davanti. Col Milan è mancato solo il risultato, per cui sono fiducioso".

E' mancato solo il risultato, è vero, però la Juve della ripresa ha arretrato clamorosamente il baricentro. Che è successo?

"E' successo che è venuto fuori il Milan, oltre a quello la squadra è calata dal punto di vista fisico. Chiesa non si è ancora ripreso pienamente dall'infortunio, ci mancava un giocatore in grado di saltare l'uomo e creare superiorità numerica. Allegri sta lavorando bene, ora con la rosa quasi tutta a disposizione ci auguriamo di vedere la Juve che aspettiamo. Può infilare cinque o sei vittorie di fila, poi vedrete che i discorsi affrontati saranno diversi".

Quindi non c'entra nulla la maledizione Cristiano Ronaldo? In 3 match al Manchester ha già segnato 4 gol.

"Assolutamente no, anche con Ronaldo non sarebbe cambiato nulla. Lui è un finalizzatore, se non gli arrivano i palloni giusti fa fatica. E poi c'è Morata che non sta deludendo, in più mi sta piacendo molto Dybala".

Ecco proprio Dybala, che sembra essersi più responsabilizzato rispetto al recente passato.

"Hai trovato la parola giusta: responsabilizzato. Lo vedo molto meglio, sta giocando spesso e fisicamente ha una forza diversa nelle gambe. Col Milan ha fatto due o tre strappi degni del suo nome, lui sa di essere un calciatore importante per questa squadra. Ha un'altra mentalità. Per me se non riesce a far bene, non giocherà più nella Juve. Sa bene quanto si gioca".

Il tuo connazionale Bentancur, invece, come lo stai giudicando?

"Lo vedo bene, credo che Allegri abbia una predilezione nei suoi confronti. Rodrigo non è un play, ma ha molta forza fisica ed è un bel giocatore. Possiede ancora margini di miglioramento".

C'è un giocatore bianconero da cui ti aspetti decisamente di più?

"Aspettiamo Bernardeschi da quattro anni, ma onestamente non so che ci faccia ancora alla Juve. Per me non è all'altezza, sta solo sprecando tempo. Con tutto il rispetto, è un ragazzo che conosco perché nella Fiorentina veniva spesso ad allenarsi con noi della prima squadra. E' una riflessione personale, spero sempre che possa trascinare la squadra al successo. Ma è molto discontinuo, purtroppo non ha rispettato le aspettative".

Anche Kulusevski, purtroppo, sta dimostrando un po' di discontinuità. Non c'è il rischio che possa eclissarsi come il compagno?

"No beh, qui parliamo di un calciatore in possesso di grandissime doti. Penso sia normale possa avere ancora un anno di transizione, è giovanissimo e può ancora migliorare. La Juve lo aspetterà ancora un po', ne sono sicuro. Esterno? O sei Ilicic che ti manda in porta da fermo, oppure devi avere gamba. Kulusevski non è un esterno, lo vedo più come un trequartista o una mezza punta".

Tra stasera contro lo Spezia e domenica contro la Sampdoria, la Juve li fa sei punti?

"Mi auguro che la Juve possa riuscirci, anche se lo Spezia in casa propria è sempre un avversario ostico. Le squadre che devono salvarsi giocano sempre in maniera rognosa tra le mura amiche, però Thiago Motta non è uno che si difende. Se dovesse lasciare un po' di spazio, sono sicuro che i bianconeri sapranno come colpire".

Sicuramente in carriera, non alla Juve, ti saranno capitate delle false partenze. Che cosa deve fare un allenatore in questi casi per motivare ancora di più il gruppo?

"Si motiva per forza, è adesso che cominciano le vere pressioni. Oggi non si fa più, però il ritiro era una buona soluzione perché ti faceva venire gli occhi della tigre. Allegri è bravo e saprà far capire al gruppo che la Juve non è abituata a certe posizioni di classifica. Ho vissuto questo ambiente e ogni sconfitta veniva vissuta come una tragedia, per cui posso un po' immaginare quale è il clima a Torino. I ragazzi non devono fregarsene della situazione, è il momento di mostrare il vero carattere".

Si ringrazia Ruben Olivera per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.